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Lido comunale, solita storia e solita vergogna

Lido comunale, solita storia e solita vergogna

Degrado, incuria, inciviltà. Ma anche una miopia delle istituzioni che va avanti da troppi anni. Sì perché le scene del lido comunale si ripetono di anno in anno. E a ogni inizio dell'estate si corre ai ripari per cancellare quella vergogna. Il comune assicura che il 29 giugno il lido comunale sarà riaperto. Come non si sa.

La gara per individuare un privato per gestire la struttura nei prossimi mesi estivi è andata una prima volta deserta. Sicuramente Palazzo San Giorgio ha un piano di riserva per poter riaprire la struttura balneare pubblica che da un paio di anni a questa parte deve essere gestita da privati per le difficoltà finanziarie dell'ente.

Intanto le immagini “raccontano” dei soliti problemi. Accanto ai primi appassionati della tintarella che prendono il sole e fanno il bagno ci sono cataste di rifiuti di ogni tipo. Tutto attorno la struttura continua a cadere a pezzi. Nelle cabine le porte sono state divelte e sfondate, probabilmente per consentire ai senza tetto di trovare un riparo dal freddo durante i mesi invernali. E in effetti dentro quelle piccole stanze si trova di tutto. Segno che quel luogo continua a essere “violentato” quando il sole cocente estivo lascia lo spazio ai primi temporali autunnali. Un colpo al cuore in una città che vuole riprendersi il rapporto con il mare e che vuole diventare turistica. Ma proprio i turisti che arrivano e si affacciano sul mare sono costretti ad assistere a immagini vergognose di degrado e incuria.

L'articolo completo nell'edizione in edicola oggi della Gazzetta del Sud

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