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Perizia- bis sul delitto Puntorieri

Perizi- bis sul delitto Puntorieri

Passaggio inevitabile. Sarà una nuova perizia a stabilire se il pomeriggio del 14 settembre 2011 a bordo dell’autovettura “Panda 4x4” insieme ai due (con condanna già definitiva) killer di Marco Puntorieri - il giovane del rione Modena ucciso nelle campagne di Armo-Gallina il giorno successivo sotto gli occhi di un anonimo super testimone che dopo aver filmato e fotografato l’azione delittuosa ha inviato un plico ai Carabinieri svelando il volto del primo autore - fosse presente anche Domenico Condemi, l’unico tra gli imputati che ha ottenuto l’annullamento (con rinvio) della condanna all’ergastolo da parte dei Giudici Supremi.

Una decisione che è stata presa ieri dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio (presidente Roberto Lucisano, a latere Giuseppe Amato) affidando l’onere della super perizia a due esperti della Polizia Scientifica di Roma. Una decisione ratificata dopo un vivace contraddittorio in Aula tra il sostituto procuratore generale Alberto Cianfarini e i difensori dell’imputato, gli avvocato Antonio Managò e Giacomo Iaria.

Il processo d’Appello-bis per il delitto Puntorieri riparte quindi dalle censure della Corte di Cassazione, che confermando l’ergastolo per Domenico Ventura e Natale Cuzzola hanno ordinato di approfondire la ricostruzione accusatoria sostenuta nei confronti del terzo imputato: Domenico “Doddy” Condemi.

Un nuovo dossier scientifico sui tre temi chiave, croceviadelle censure dei Giudici Supremi: erano due o tre i conversanti a bordo dell’autovettura il giorno prima dell’omicidio nel sopralluogo effettuato sulla scena del crimine; era di Domenico Condemi la voce intercettata e identificata dagli inquirenti in virtù di un misterioso difetto di pronuncia; dove si sarebbe realmente trovato l’imputato nel momento in cui gli inquirenti intercettavano visto che le celle telefoniche indicherebbero l’uomo contemporaneamente in due punti distanti circa 4 chilometri

La custodia

Fermo no della Corte d’Assise d’Appello alla richiesta della Procura generale di congelare i termini di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’imputato Domenico Condemi. I termini andranno a scadenza secondo le norme dell’ordinamento, hanno disposto i Giudici, di fatto anticipando la conclusione del processo. Domenico Condemi è comunque gravato da un’altra condanna (ancora in via di definizione) nel processo “Alta Tensione”.

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