Sacal ha intenzione di centralizzare su Lamezia Terme la gestione degli scali aeroportuali calabresi e questo vuol dire che il personale operante al “Tito Minniti”, in attesa della formale presa di possesso dell'aeroporto, sarà ridimensionato. Lo si evince da un incontro che si è tenuto ieri a Lamezia.
La responsabile dell'area personale di Sacal, Teresa Ruberto, ha comunicato alle organizzazioni sindacali che tutte le procedure di selezione del personale per l'aeroporto di Reggio sono state completate e si è deciso di mantenere l'operatività su 12 e 24 ore solo per l'ufficio di controllo voli. Al momento le figure già individuate sono post holder movimento e terminal; post holder manutenzione e progettazione, safety manager, quality e security manager e responsabile area Affari generali. Nel verbale, di cui le organizzazioni sindacali hanno preso atto, si legge che «l’idea progettuale da cui si è partiti è che Sacal centralizzerà la maggior parte dei servizi, intesi come supporto amministrativo e gestionale, sullo scalo di Lamezia per ottimizzare i processi».
Alla luce di questa decisione vengono fuori i seguenti numeri: a fronte delle 89 unità fin’ora operanti nello scalo dello Stretto in Sogas spa e Sogas Service (entrambe adesso in regime fallimentare), la nuova struttura prevista è di 41 risorse di cui solo 17 full time e 24 part time. Sono quindi 36 le figure necessarie, che si sommano alle 5 già individuate, e sono: 1 addetto alla segreteria; 1 al safety office; 17 addetti al prm e manutenzione, 9 addetti al controllo voli, sette alle pulizie e uno specialista informatico.
Poiché l'arrivo di Sacal nella gestione di tutto il sistema aeroportuale calabrese è sub judice per il ricorso pendente ancora davanti al Consiglio di Stato, è stato deciso che sarà applicato il regime del contratto di lavoro Assaeroporti a tempo determinato. Il tutto in attesa appunto della definizione del giudizio amministrativo, la cui prossima udienza è fissata per il mese di dicembre. Si sta completando, dunque il puzzle organizzativo in vista dell'arrivo di Sacal al “ Tito Minniti” che dovrebbe avvenire a metà mese.
Intanto la Federazione del Partito comunista, in una nota, attacca pesantemente Arturo De Felice: «Il presidente della Sacal si sta caratterizzando, con grave sconcerto, per essere il tagliatore di teste dei lavoratori dell’aeroporto “Tito Minniti”. Infatti, con un assordante e complice silenzio di tutte le parti, Sacal sta facendo letteralmente piazza pulita di ogni residua presenza dei lavoratori reggini. Sembrerebbe che, in queste ore, i circa 30 lavoratori della Sogas Service srl, utilizzati nei servizi di pulizia, siano stati licenziati in tronco. Pertanto, dopo la prima pesante sciabolata ricevuta dai lavoratori della Sogas adesso vi è una valanga di licenziamenti alla Sogas Service. Insomma, una tragica macelleria sociale che coincide con un evidente abbandono dell’aeroporto provocato dalle precise scelte del Pd di Renzi, Oliverio e Falcomatà, vale a dire i tre principali responsabili della lenta agonia che, inevitabilmente, porterà alla definitiva chiusura del “Tito Minniti”. Nel manifestare piena e convinta solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori licenziati, invitiamo il prefetto di Bari a intervenire per dare un segnale di attenzione finalizzato alla salvezza del lavoro e, quindi, dell’aeroporto dello Stretto».