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Presunta estorsione, Emanuele torna libero

Presunta estorsione, Emanuele torna libero

Vincenzo Emanuele, imputato nel processo “Confine 2”, è stato scarcerato dal Tribunale della libertà di Reggio, dopo l’annullamento con rinvio dell’ordine di carcerazione da parte della Cassazione, in accoglimento delle osservazioni difensive degli avvocati Marcello Manna, Giuseppe Gervasi e Marco Ruga nell’interesse del 36enne di Monasterace. Emanuele, genero del presunto boss Giuseppe Cosimo Ruga, risponde di concorso in estorsione aggravata, che gli è costata l’arresto nell’ottobre 2016. I legali hanno rappresentato in Cassazione il difetto degli elementi per la configurabilità del reato, come «la condotta violenta o la minaccia diretta o larvata che ha compromesso il potere decisionale della persona offesa».

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