L’agguato a Domenico Lombardo, ucciso il 10 agosto 1998 a Locri, sarebbe stato deciso a causa della sua frequentazione con Giuseppe Cataldo (cl. 69), a sua volta ucciso nel febbraio del 2005. Dell’omicidio del 30enne Lombardo, tra l’altro cugino dell’allora sindaco di Locri, Pepè Lombardo, rimasto fino a oggi senza alcun colpevole, parla Antonio Cataldo (cl. 64), fratello di Giuseppe, nel corso di alcuni incontri monitorati dagli investigatori dei carabinieri nell’ambito dell’indagine “Eirene” confluita nella maxi operazione “Mandamento Jonico”.
L’omicidio Lombardo sarebbe stato perpetrato per un errore di valutazione da parte del mandante, in quanto quella della vittima con Giuseppe Cataldo era appunto una semplice frequentazione: «Solo perché camminava con mio fratello Peppe», dice il 53enne Cataldo a un interlocutore del marzo 2013. «Nulla più – si legge nell’informativa – e nulla che soprattutto potesse essere di potenziale nocumento agli interessi della cosca avversa».
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