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Pentito della 'ndrangheta reggina rivela traffico cocaina

Il nuovo pentito capace di far tremare i narcos

Un pentito della 'ndrangheta reggina ha svelato il traffico internazionale di cocaina di un affiliato, Santo Abossida, ucciso nel crotonese nel 2012 con il figlioletto in braccio, e ha permesso agli inquirenti di ricostruire attività illecite dal 2002 al 2012 e di sequestrare 5 milioni di beni fra denaro, immobili ed attività commerciali intestate ai figli e alla sorella, Bombina Abossida, trapiantata da anni alla Spezia. La donna è stata sottoposta ad una misura di sorveglianza speciale della durata di cinque anni. E' l'esito dell'operazione 'Money Monster' resa noto oggi a Genova dal procuratore di Genova Francesco Cozzi e dal magistrato della Dda Alberto Landolfi che ha coordinato l'indagine svolta da carabinieri, polizia e guardia di finanza de La Spezia. Il pentito ha riferito che il capoluogo ligure era una delle città riferimento dei traffico insieme a Gioia Tauro per gli sbarchi di cocaina. Molte importazioni di droga avvenivano a bordo di imbarcazioni e del peschereccio sequestrato in queste ore a Santo Abossida, proprietario e skipper delle barche.

Il reale ed ingente patrimonio di Bombina Abossida, sorella ed erede del trafficante di cocaina affiliato alla 'ndrangheta Santo Abossida ucciso nel 2012, è emerso dopo un furto in casa subito dalla donna nel 2014 alla Spezia: con l'arresto dei ladri e il ritrovamento della refurtiva (35 mila euro in contanti più un tesoro in gioielli) gli inquirenti hanno evidenziato la grande discrasia con i redditi dichiarati dalla donna. Sono stati gli accertamenti avviati dalla guardia di finanza a sottolineare la differenza fra i patrimoni reali e quello dichiarati dalla donna e i figli di Santo, unici eredi dei beni che il trafficante avrebbe accumulato con l'importazione della cocaina. Bombina aveva investito il denaro in due negozi di alta moda femminile (Smeraldo e Stargate) alla Spezia che sono fra i locali sottoposti a sequestro dei magistrati della Dda di Genova. Sequestrati anche decine di terreni e immobili fra il crotonese e La Spezia. Sequestrati inoltre numerosi conto bancari nazionali ed esteri facenti capo agli eredi Abossida. In tutto il patrimonio immobiliare posto sotto sequestro ammonta a 5 milioni di euro. Santo Abossida, ufficiale di marina mercantile, venne ucciso il 14 agosto del 2012 a Torretta di Crucoli, nel crotonese, con il figlio in braccio. Un sicario lo freddò con tre colpi di pistola alla tempia. (ANSA)

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