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Scivola in una scarpata, muore bracciante

Scivola in una scarpata, muore bracciante

Una passeggiata col figlioletto di otto anni e con il cane si è incredibilmente trasformata in tragedia ieri a Scido, piccolo centro aspromontano. La vittima è un bracciante agricolo di 46 anni, Domenico Gioffrè che - per cause che sono ancora al vaglio degli investigatori - è scivolato rovinosamente giù lungo una scarpata. Una “corsa” di circa venticinque metri che gli è costata la vita. È, infatti, morto sul colpo.

A dare l’allarme è stato il figlioletto dell’uomo, che assieme al cane ha percorso a ritroso circa tre chilometri prima di imbattersi in due passanti ai quali ha chiesto aiuto.

Il fatto si è verificato nelle prime ore del pomeriggio di ieri. Secondo quanto è emerso dalla prima – e ancora inevitabilmente frammentaria – ricostruzione dell’accaduto Domenico Gioffrè, probabilmente incoraggiato dalla bella giornata di sole e dalla temperatura mite di inizio autunno, stava passeggiando in località “Marzolo”, nel comune di Scido, in una zona che per la sua posizione è di difficile transito. Circostanza, questa, che ha tra l’altro reso oltremodo impegnative prima le ricerche e poi le manovre di recupero del corpo.

Il bracciante è scivolato ad un tratto lungo il pendio assai ripido e scosceso senza riuscire a trovare alcun solido appiglio per provare a fermare la rovinosa corsa verso il fondo della scarpata. Il tonfo è stato sordo, l’impatto col terreno violento.

Una volta che l’allarme è scattato, sono subito partite anche le ricerche alle quali hanno subito dato manforte i familiari. E, infatti, è stato subito il fratello Bruno ad avvistare Domenico, incastrato tra le carcasse di due vecchie macchine scaricate nel dirupo.

Sono subito intervenuti sul luogo della tragedia, la squadra dei soccorsi, composta dal medico Domenico Fedele, volontari, vigili del fuoco di palmi, il magistrato di turno Rossello, accompagnato dai Carabinieri della stazione guidati dal maresciallo Perrone. Le operazioni sono da subito apparse difficoltose, anche a causa del sopraggiungere dell’oscurità della sera.

Secondo alcune testimonianze nei pressi del luogo dell’incidente, è stata pure rintracciata l’utilitaria della vittima – una Panda vecchio modello di colore rosso –, con lo sportello anteriore lato guida aperto.

Domenico lascia la moglie e due giovani figli, i genitori, 5 fratelli e un forte stato di angoscia e dolore in tutta la cittadinanza.

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