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Sequestrati beni a presunto affiliato

I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un sequestro di beni immobili e prodotti finanziari riconducibili a Francesco Cacciola, elemento di spicco, secondo quanto riferiscono i militari, della cosca "Cacciola-Grasso" della 'ndrangheta, operante nel territorio di Rosarno ma con ramificazioni sia nel nord Italia sia all'estero. Il provvedimento trae origine dagli sviluppi dell'operazione denominata "Scacco matto-Mauser", conclusa dall'Arma reggina in più riprese fra il 2014 e il 2016 e che vedeva Cacciola indagato per associazione finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti, accusa per la quale ha subito una condanna in primo grado a nove anni di reclusione. Proprio nel 2016, nell'abitazione che é stata sequestrata, fu scoperto un "bunker" adibito a nascondiglio, cui si accedeva dalla camera da letto dei figli di Cacciola, creato dal presunto boss per sottrarsi a eventuali provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Francesco Cacciola è il fratello di Domenico, alias "Sorriso", scomparso nella notte tra il 17 e il 18 agosto del 2013, vittima presumibilmente di "lupara bianca" a causa di una relazione extraconiugale con Francesca Bellocco, legata all'omonima cosca e anche lei irrintracciabile nel corso della stessa notte. Per la scomparsa di Francesca Bellocco é stato condannato all'ergastolo il figlio della donna, Francesco Barone, mentre restano ancora oscuri i particolari della scomparsa di Domenico Cacciola. (ANSA)

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