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La faida di Oppido arriva in Appello

La faida di Oppido arriva in Appello

PALMI

La Procura generale di Reggio Calabria punta tutto sulla condanna di cinque imputati per quattro omicidi. Su questi presupposti il sostituto procuratore generale Adriana Fimiani ha calibrato i motivi di appello alla sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’assise di Palmi, presieduta dal giudice Silvia Capone. Si tratta del processo nato dall’inchiesta “Erinni”, procedimento della Dda di Reggio Calabria contro le cosche di Oppido Mamertina, Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo da una parte e Ferraro-Raccosta dall’altra.

Il primo grado

Processo che in primo grado ha visto parzialmente ridimensionato la tesi sostenuta dalla procura antimafia. “Solo” sei le condanne e quattro le assoluzioni, a fronte di una richiesta di cinque ergastoli e un centinaio di anni di carcere. Richieste di ergastolo formulate dal pm legate ai quattro omicidi compiuti durante la cosiddetta “seconda guerra di mafia” di Oppido Mamertina, ma respinti dalla Corte d’assise di Palmi.

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