Non si prevedono cerimonie solenni ma la data di martedì 30 sarà egualmente di quelle destinate (se non subentrerà l’ennesimo slittamento) a meritare un posto di rilievo negli annali della città.
Tra una settimana esatta, infatti, sarà il giorno della materiale e concreta riapertura del cantiere del nuovo Palazzo di giustizia. Per un’opera considerata la “madre” di tutte le incompiute – e che sin qui è stata più una tela di Penelope, tessuta al mattino e disfatta puntualmente la sera, diventando al tempo stesso ostaggio di una burocrazia che sa coniugare i propri tempi solo all’infinito – sembra proprio che sia arrivato il gran giorno.
La conferma arriva direttamente dal sindaco Giuseppe Falcomatà. La data non è più indicativa ma (ad oggi) definitiva e perentoria. «Martedì 30 il cantiere del nuovo Palazzo di giustizia riaprirà – ha spiegato il primo cittadino –. Ci siamo messi alle spalle un contenzioso pesantissimo che siamo riusciti a contenere in circa 5,8 milioni di euro a fronte dei 60 iniziali, meno di un decimo di quella che era il dato di partenza. Si avvia così a giungere quindi a compimento un percorso lungo, irto di difficoltà, nel corso del quale abbiamo dovuto affrontare e risolvere criticità che man mano si sono sommate».
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