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Tendopoli in fiamme, notte tranquilla a San Ferdinando

Tendopoli in fiamme, notte tranquilla a San Ferdinando

La notte è trascorsa tranquilla e non si sono registrate tensioni a San Ferdinando sia nella tensostruttura allestita dalla Protezione civile calabrese che nel capannone, dove sono stati accolti centinaia di migranti rimasti senza riparo, e anche nelle baracche della tendopoli rimaste integre dopo l'incendio che ha distrutto circa 200 ricoveri provocando la morte di Becky Moses, una donna nigeriana di 26 anni, e il ferimento di altre due persone.

La cucina da campo, allestita per assicurare un pasto caldo a 500-800 persone, è già in attività. Nel centro della baraccopoli interessata dal rogo, tra cenere e pali anneriti, si nota la presenza di alcuni migranti al lavoro per riparare gli alloggi di fortuna. Altri si aggirano tra le macerie alla ricerca di qualche effetto personale recuperabile. In mattinata in una baracca adibita a Chiesa dell'Unione africana, ma utilizzata anche dai musulmani e dalle altre confessioni religiose, si è tenuta una preghiera comune in memoria della donna morta nel rogo.

"E' proseguita per tutta la notte l'attività di monitoraggio dell'Unità di crisi attivata per coordinare le operazioni volte a fronteggiare l'emergenza causata dall'incendio delle baracche occupate dai migranti a San Ferdinando". Lo rende noto la Prefettura di Reggio Calabria. "Personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, coordinati dalla Prefettura - prosegue la nota - hanno seguito l'evolversi della situazione, riportando le risultanze dell'attività di soccorso svolta sul campo dagli operatori ai fini delle valutazioni e delle determinazioni da adottare per rispondere alle esigenze primarie degli sfollati. Alla cabina di regia, istituita al Palazzo del Governo, è corrisposto il lavoro degli operatori presenti nella parte della baraccopoli interessata dal rogo per garantire accoglienza agli immigrati, le cui operazioni di sistemazione si sono concluse nella notte. Il prefetto ha rivolto un sincero plauso agli uomini e alle donne delle Forze di Polizia, ai volontari, al personale della Protezione civile regionale che si sono spesi per fronteggiare la situazione di emergenza". "Rivolgo il mio particolare apprezzamento - ha detto il Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari - per l'impegno e il contributo offerti da ciascuna istituzione coinvolta, segno che quando lo Stato si muove in sinergia, le risposte giungono con efficienza e con efficacia".

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