Reggio Calabria
Si spara nuovamente a Reggio, si uccide ancora una volta a Gallico. È un agguato eccellente, in pieno stile di ’ndrangheta per dinamica di esecuzione e profilo criminale della vittima, quello consumato ieri sera in via Anita Garibaldi, nella popolosa frazione della periferia nord della città dello Stretto. La vittima è Pasquale Chindemi, 53 anni, che per i Carabinieri di Reggio che stanno indagando «è un condelliano, militante del clan Araniti». Uno che avrebbe operato da sempre, e senza tentennamenti, al fianco di Pasquale Condello, il boss di Archi meglio conosciuto come “Il Supremo”, a tal punto che nel 2007 fu coinvolto nell’indagine “Bless”, la maxi retata con cui la Procura distrettuale antimafia di Reggio mise in ginocchio capi e gregari delle famiglie “condelliane” che avevano sfidato il cartello “destefaniano” scrivendo una delle più cruenti pagine della seconda guerra di ’ndrangheta, gli anni bui (1985-1991) che hanno sprofondato Reggio nel terrore con centinaia di morti ammazzati per la supremazia criminale su quel territorio che dopo l’operazione “Crimine” sarà ribattezzato il mandamento “centro”.
Leggi l'intero articolo nell'edizione digitale o in edicola
Caricamento commenti
Commenta la notizia