Locri
Due ergastoli e condanne per 107 anni di reclusione inflitte ad altri 6 imputati, oltre alla conferma di tre assoluzioni. È quanto stabilito della sentenza della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, all’esito della camera di consiglio del processo “Faida dei Boschi”.
Gli imputati rispondevano a vario titolo dei reati di omicidio, tentato omicidio, associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni ed altro.
I due ergastoli, dei quali il procuratore generale aveva chiesto la conferma, sono stati inflitti agli imputati Vincenzo Gallace e Cosimo Giuseppe Leuzzi, accusati a vario titolo di essere stati i mandanti dell’omicidio di Damiano Vallelunga, presunto boss di Serra San Bruno, assassinato il 27 settembre 2009 nei pressi del Santuario dei Santi Cosimo e Damiano di Riace, nella Locride.
Il 64enne Leuzzi, difeso dagli avvocati Antonio Speziale e Francesco Gambardella, coadiuvati dall’avvocato Angelica Commisso, è stato invece assolto da tre capi di imputazioni relativi al tentato omicidio di Cosimo Ierinò avvenuto nell’agosto del 2007 a Stignano. A suo carico è stato pure rigettato l’appello del pubblico ministero per il tentativo omicidio di C.E. e per il reato di intestazione fittizia di beni.
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