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Annullata ordinanza di custodia nei confronti di Pino Piromalli

Annullata ordinanza di custodia nei confronti di Pino Piromalli

Il Tribunale della libertà ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip di Reggio Calabria aveva disposto una nuova misura cautelare nei confronti di Giuseppe Piromalli detto “facciazza”.

I giudici reggini hanno recepito, quindi, le censure della Corte di Cassazione, che aveva annullato l’ordinanza rinviando gli atti al Riesame per un nuovo pronunciamento.

Il Tribunale ha accolto il ricorso dei difensori dell’imputato, gli avvocati Marcella Belcastro e Giancarlo Pittelli.

Giuseppe Piromalli detto “facciazza”, da 20 anni al carcere duro, è accusato nella nuova operazione coordinata dalla Dda di Reggio di continuare a occupare il ruolo di capo indiscusso del clan della città del porto, nonostante sia ristretto da due decenni al “41 bis”.

La famiglia avrebbe garantito le comunicazioni con i vertici della cosca: il figlio Antonio, reggente del clan fino all’arresto, e il genero Francesco Cordì, «uomo di punta della cosca, affiancato al figlio sin dal 2007 (così come certificato dall’indagine “Cent’anni di storia”) e tuttora suo luogotenente, essendo peraltro uno dei pochi ammessi a conoscere di tutte le iniziative imprenditoriali imbastite dalla cosca con la regia dell’attuale reggente della ’ndrina».

Secondo le accuse, inoltre, sarebbe stato proprio Giuseppe Piromalli a consigliare al figlio Antonio il trasferimento a Milano per alleggerire la pressione degli inquirenti e imbastire nuovi business.

L’impianto accusatorio aveva convinto il gip di Reggio a emettere un’ordinanza contro l’anziano boss e anche il Tdl che, in prima istanza, aveva rigettato il ricorso presentato dalla difesa. Ma la Cassazione aveva accolto la richieste degli avvocati Belcastro e Pittelli annullando l’ordinanza di custodia cautelare e rinviando al Tdl per un nuovo pronunciamento. Ieri, infine, l’annullamento.

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