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Fucilate tra San Calogero e Rosarno, un morto e due feriti

Fucilate tra San Calogero e Rosarno, un morto e due feriti

Agguato o lite degenerata. In ogni caso, ieri sera, intorno alle 20,30, a dettare i tempi nei pressi del bivio per Calimera, frazione di San Calogero, sono stati colpi di fucile.

Pesante il bilancio: un morto, mentre altre due persone sarebbero state ferite a colpi di fucile. Tutti sarebbero extracomunitari.

Cosa abbia provocato l’azione di fuoco al momento non è dato saperlo. Sta di fatto che un cittadino originario del Mali e residente a San Calogero è stato centrato dal piombo alla testa, mentre altri suoi connazionali sarebbero stati attinti dalle fucilate in diverse parti del corpo.

La vittima è Sacko Soumayla di 31 anni. L’uomo soccorso da un’équipe del 118 è stato trasportato dapprima all’ospedale di Polistena e da qui è stato subito dirottato ai Riuniti di Reggio Calabria a causa della gravità delle lesioni riportate. Arrivato ancora in vita al nosocomio reggino è andato in arresto cardiaco mentre si trovava sul tavolo radiologico. Prontamente trasferito in Rianimazione, è spirato poco dopo. In ospedali della zona si troverebbero invece gli altri feriti.

Resta ora da capire cosa sia accaduto ieri sera al bivio della frazione Calimera, lungo la strada statale 18, nei pressi della zona “La Tranquilla”, quasi al confine con il territorio di Rosarno.

Il fatto che il luogo dove il fatto di sangue è accaduto sia quasi a cavallo tra la provincia di Reggio e quella di Vibo ha messo in azione sia i carabinieri del Comando tenenza di Rosarno, sia i militari della Compagnia di Tropea i quali stanno cercando di delineare i contorni del contesto entro cui inserire l’agguato nel tentativo di riuscire a individuarne gli autori. Al momento, infatti, non si sa se a sparare siano state persone della zona di San Calogero o se in azione siano entrati soggetti provenienti dal reggino, come non sarebbe escludere l’ipotesi che il grave fatto possa essere ricondotto ad altri contesti. Altro nodo da sciogliere è quello legato al movente. Insomma sono tanti i coni d’ombra che pesano sulla vicenda e sui quali i carabinieri in queste ore stanno cercando di fare chiarezza. (m.c.)

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