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Vincenzo Macrì, dal Brasile a Rebibbia... solo andata

Vincenzo Macrì, dal Brasile a Rebibbia... solo andata

È arrivato ieri mattina all’aeroporto di Fiumicino, con un volo proveniente da San Paolo, in Brasile, il boss della ’ndrangheta e figura di primo piano del clan Commisso di Siderno, Vincenzo Macrì, 53 anni, arrestato a giugno dell’anno scorso all’aeroporto di San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità.

Il ricercato, nipote di Antonio Macrì, detto il “boss dei due mondi” ucciso in un agguato di ‘ndrangheta scattato a Siderno nel 1975, gestiva secondo i magistrati della Dda reggina e le forze dell’ordine, il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Da settembre 2015 si era sottratto all’ esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell’ambito dell’indagine “Acero Connection”, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

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