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In marcia contro ogni sfruttamento nel nome di Sacko

In marcia contro ogni sfruttamento nel nome di Sacko

Reggio Calabria

In strada tra canti, slogan e striscioni colorati per urlare a squarciagola «No» a qualsiasi forma di sfruttamento, specialmente all’orribile “mercato delle braccia” nelle campagne. Un migliaio ieri mattina in corteo a Reggio nel nome e nel ricordo di Sacko Soumajla, il giovane sindacalista maliano ucciso poco più di venti giorni fa a colpi di arma da fuoco nell’ex fornace di San Calogero, nel Vibonese, mentre accompagnava dei compagni migranti a prelevare delle lamiere per la baraccopoli di San Ferdinando.

A rispondere alla “chiamata” del sindacato autonomo Usb, che ha promosso la manifestazione, diverse decine di gruppi, movimenti e associazioni giunti non solo da tutta la Calabria ma anche dalla Puglia e da altre regioni. Tutte terre che hanno come comune denominatore la presenza di migranti che trovano nelle raccolte stagionali le pochissime se non uniche opportunità di lavoro. Occupazione troppe volte sottopagata, senza alcuna tutela nè garanzia. Ore e ore di lavoro massacrante per pochi euro, come diverse inchieste giudiziarie hanno svelato, che molto spesso arrivano a malapena a ripagare un alloggio fatiscente affittato a costi da suite.

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