Il via vai come nei giorni della commemorazione dei defunti. Ma chi arriva non porta fiori da deporre sulla lapide dei propri cari, ma sacchetti di spazzatura. Chi non vuole fare la differenziata ha trovato questo nuovo escamotage: lasciare le buste di rifiuti indifferenziati nei cassonetti all'interno dei cimiteri, che invece dovrebbero raccogliere solo i fiori secchi. E tra questi il cimitero di Condera è quello più gettonato. L'escalation di inciviltà dei reggini sta raggiungendo vette preoccupanti. Non si ha rispetto neanche per un posto sacro come quello che ospita le spoglie di chi non c'è più.
La barbarie che la raccolta differenziata porta a porta ha fatto emergere, dipinge una comunità in cui una minoranza riesce a sporcare, deturpare ogni angolo lontano da sguardi indiscreti. E questo per la pigrizia di ritirare i mastelli, di cambiare abitudini in casa. Oltre che per sfuggire ai controlli per il pagamento della tassa sui rifiuti. Certo le operazioni di repressione con le sanzioni da 600 euro, elevate a decine e decine di cittadini in questi giorni hanno rappresentato un segnale importante.
Chi commette il reato di abbandonare i rifiuti sa di non rimanere sempre impunito. Ma evidentemente non è sufficiente se si arriva a profanare un luogo che merita rispetto per tutto quello che è, che evoca e rappresenta. Prima dell'avvento della differenziata nel quartiere c'erano i cassonetti in via Carrubara e via Reggio Campi, eliminati quelli gli incivili hanno trovato un'alternativa. Non solo la situazione si aggrava nei giorni in cui è consentito l’ingresso con le macchine all’interno: si può trovare di tutto dai cuscini, ai pezzi di lavatrice, ai giocattoli rotti. È come se la città fosse ostaggio di una frangia di incivili che con ostinazione non vogliono “convertirsi” alla differenziata e generano micro discariche in ogni dove. Il fenomeno dello spazzaturismo è dilagante.
E poco riescono ad incidere gli sforzi messi in campo dal Comune, che proprio in questi mesi aveva dislocato diversi uomini ex lpu ed lsu stabilizzati per garantire il decoro e la pulizia nei cimiteri. Tanto che in alcune strutture si è riusciti a differenziare i rifiuti di plastica e organico. All'interno dei cimiteri di Gallina, Gallico e Modena si comincia a differenziare in modo da snellire l'operazione di raccolta rifiuti. Un percorso che si sta pensando di adottare anche all'interno della più grande struttura cimiteriale della città Condera. Subito dopo l’estate, con buona probabilità a settembre. Si avvierà l’operazione con cui contribuire ad alleggerire la quantità di rifiuto inferrenziato da conferire in discarica. Rifiuti il cui smaltimento, con le nuove tariffe dettate dalla Regione Calabria ha raggiunto costi molto elevati. Ma questo aspetto che coniuga da un lato il rispetto per l’ambiente e dall’altro la riduzione dei costi non viene recepito dalla comunità reggina che continua a mortificare ogni speranza di crescita. E la transumanza dei sacchetti di spazzatura all’interno dei cimiteri ne è l’esempio più chiaro. La condizione della città è imbarazzante: la rimozione dei cassonetti in gran parte del territorio urbano ha messo tutto il sistema in tilt e a questo si aggiungono alcuni disservizi nel ritiro dei mastelli, esposti da chi (la stragrande maggioranza) la differenziata la fa e pure bene.
E se all’interno di generano cumuli nei cassonetti dei fiori, all’esterno la situazione non è certo più decorosa: dalle montagne di inerti, resti dei lavori edili, agli elettrodomestici, ai materassi. Il personale interno cerca come può e con gli strumenti di cui dispone di arginare il fenomeno..
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