Domenico Galea, Maria Giulia Iannace, Saverio Giuseppe Nucera, Stefano Palomba, Tarcisio Servello e Marcello Tripodi, sono i nuovi aspiranti a ricorpire il posto di direttore dell'unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Riuniti. La commissione interna all'azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", guidata dal direttore Frank Benedetto, ha concluso la verifica e ora si passerà alla fase successiva per scegliere il primario del reparto che nel recente passato è stato travolto dall'inchiesta "Mala Sanitas". Uno di questi sei soggetti prenderà il posto di Antonio Francesco Battaglia che a maggio scorso ha lasciato l'incarico di direttore dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Riuniti. Voleva andare via da tempo, Battaglia che ha optato di procedere con l’assunzione in servizio in un altro ospedale e ora si apre una nuova partita per gli Ospedali Riuniti.
Pertanto, sono state avviate le procedure per scegliere il nuovo dirigente della struttura complessa, dopo l'autorizzazione del commissario al piano di rientro dal debito sanitario regionale, Scura, che non ha fatto altro che confermare quanto già fatto con il decreto 87 del 2015 e poi velocizzato nella primavera del 2016.
Battaglia si è trovato a gestire per poco tempo uno dei reparti ospedalieri più delicati, finito al centro delle cronache di tutta Italia dopo l'operazione della Guardia di Finanza denominata “Mala Sanitas”. Non appena si è insediato Battaglia ha iniziato la riorganizzazione del reparto di ginecologia, puntando tutto sul riordino e sulla trasparenza. Poi ha proceduto a riorganizzare la struttura, duramente colpita soprattutto nell'immagine, e ha posto le basi per un’inversione di rotta nonostante le criticità siano ancora tante e il reparto sia letteralmente preso d'assalto a causa del taglio dei punti nascita del Reggino. Durante la sua permanenza a Reggio anche un problema giudiziario, dopo che la Procura ha aperto un'indagine a seguito della morte di una donna dopo il parto. Adesso si procederà con la valutazione dei titoli e dei curricula e poi verrà redatta la rosa di tre nomi da sottoporre al direttore dell’ospedale a cui spetta sempre l’ultima parola sulla scelta del primario. Nel prossimo mese di settembre si conoscerà il nome del direttore dell’unità.
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