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Sentiero del Brigante, l'Aspromonte che incanta

Sentiero del Brigante, l'Aspromonte che incanta

Spartaco, gladiatore ribelle, (…) raggiunta Reggio, nell’impossibilità di arrivare in Sicilia tornò indietro attraversando l’Aspromonte. E qui, nel XVI secolo, si muoveva il brigante Nino Martino mentre, ai primi del XIX secolo, in Aspromonte agiva il brigante Francesco Moscato detto “il bizzarro”. Ancora, tra fine ‘800 e metà ’900, il comprensorio di Santo Stefano in Aspromonte registrava la presenza del brigante Giuseppe Musolino (da “Diario di un trekking sul Sentiero del Brigante” di Nicola Casile).

Di queste e altre gesta è intessuto il racconto che s’accompagna al Sentiero del Brigante - individuato dal Gruppo escursionisti d’Aspromonte (Gea) alla fine degli anni Ottanta. Inserito nell’Atlante dei Cammini d’Italia voluto dal Mibact ad aprile scorso, personalmente ho iniziato a scrivere di questo sentiero nel ’92: decenni dopo, il primo trekking celebrativo dell’inserimento nei Cammini nazionali non potevo farmelo sfuggire. Non sono una trekker provetta e, confesso, alla montagna preferisco di gran lunga il mare. Ma l’esperienza vissuta durante questa settimana ha surclassato ogni aspettativa e, in verità, ammetto che tradurre in parole immagini ed emozioni, da subito indelebili nella mente, mi vede sconfitta in partenza. Tenterò comunque di “rendere l’idea” per il semplice fatto che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, dovrebbe cedere alla tentazione di sperimentare qualcosa di inedito… assimilabile all’andar per boschi in Aspromonte.

In cammino - con la sapiente guida di Nicola e Sandro Casile, e il supporto tecnico-organizzativo di Vincenzo Nava - ci siamo ritrovati in 25: tranne me, tutti escursionisti esperti, con alle spalle viaggi a piedi negli angoli più disparati del Pianeta incluso l’arcinoto Cammino di Santiago. Ascoltare dalle loro voci lo stupore, l’incanto e la magia che i circa 140 km percorsi in totale hanno inciso nelle loro memorie è stato motivo di autentica commozione: perché l’Aspromonte ti conquista. Anche tuo malgrado. Pur se all’incanto dei luoghi si mischia l’insofferenza perché di “petrolio naturale” si tratta... a saperlo adeguatamente valorizzare!

Sette tappe, con partenza dal versante tirrenico su cui affaccia Gambarie d’Aspromonte e arrivo sulla fascia ionica tra Stilo e Bivongi, dopo la biforcazione presso la Ferdinandea nelle Serre vibonesi. Sette giorni in cui tratti a volte ostici (pochi per fortuna) per il sopravvento della Natura sul sentiero tracciato e ripulito, non hanno intaccato l’entusiasmo globale dei partecipanti rispetto a un percorso per lo più agevole, tra faggi, pini e felci a volte ad altezza d’uomo!

E per chi avesse voglia di saperne di più, martedì 21 alle 17.30 presso Il Bucaneve a Gambarie avrà luogo un incontro in cui verrà esposto il resoconto del viaggio a piedi sul Sentiero del Brigante (www.sentierodelbrigante.it).

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