La decisione di istituire a Messina l’Autorità portuale dello Stretto mortifica, isola e penalizza l’intero territorio reggino ed il porto più importante del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro. Uno scalo strategico che a parole tutti vorrebbero salvaguardare e valorizzare ma che, con i fatti, viene affossato costantemente».
Lo afferma in una nota il Vice coordinatore regionale dell’Udc ed ex assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele. «Questa scelta - aggiunge - è la fisiologica conseguenza dell’inadeguatezza politica dei "5 stelle" e dei suoi rappresentanti locali, che non solo subiscono passivamente una decisione penalizzante per Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Gioia Tauro, ma tentano, addirittura, di spacciare per buona una scelta inaccettabile, attraverso delle vere e proprie "fake" sui propri social. Negli anni, ripetute ed autentiche sono state le nostre lotte a difesa di una idea progettuale ben precisa, quella di convergere sì verso un Autorità portuale unica dello Stretto che potesse mettere a sistema le infrastrutture più importanti della provincia tirrenica reggina e della Costa messinese siciliana, individuando però Gioia Tauro come sede naturale in virtù di posizione geografica, grandezza della infrastruttura e, non ultimo, di un segnale importante in termini sociali. Le interlocuzioni avviate con gli allora rappresentanti istituzionali della Regione Sicilia e di Messina ci avevano permesso di ottenere un traguardo storico, quello cioè di destinare a Gioia Tauro la sede dell’Autorità portuale riconoscendo a Messina una sede distaccata della Direzione che avesse il ruolo di gestire tutto il traffico nello Stretto, com'è naturale che fosse, riuscendo, finalmente, in una sintesi logistica infrastrutturale e commerciale tra le due sponde. Scelta che avrebbe pienamente soddisfatto l’utenza messinese, insoddisfatta dell’originaria decisione del Governo di accorparla all’Autorità portuale di Augusta. Oggi, invece, quello che era un traguardo conquistato e sul quale anche i nostri rappresentanti regionali avrebbero dovuto battersi con maggior vigore insistenza e convinzione, viene vanificato dalla classica decisione 'calata dall’altò, adottata senza consultare le istituzioni territoriali e senza che i rappresentanti politici del MoVimento 5 Stelle eletti nella nostra provincia si opponessero. La scelta adottata, inoltre, assomiglia più ad un mero "contentino" nei confronti dei rappresentanti del Movimento 5stelle messinese che un’opportuna impronta politica, assodato che se così restasse, assisteremmo ad una lievitazione dei costi e non certo ad un risparmio per lo Stato. Nulla osta, a nostro avviso, ed in ogni caso, alla volontà di istituire l’Autorità portuale a Messina, ma ciò non può avvenire a danno della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del suo territorio. A rendere ancor più grave la situazione reggina, inoltre, è il dato che vede la mancanza, da un paio di anni, del presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro per il disinteresse dei governi di sinistra e della Regione Calabria».
«Dunque, oggi come non mai - conclude Fedele - diviene importante, anzi fondamentale, un’azione sinergica di tutte le istituzioni e le comunità reggine. Mi rivolgo accoratamente anche alla deputazione eletta nel nostro territorio e che oggi è parte integrante della maggioranza affinché si possa intercedere con il ministro di riferimento per rivedere l’ennesima decisione che ci umilia e ci reprime».
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