Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ponte sullo Stretto, più strade e ferrovie? Ecco il piano per Sicilia e Calabria

Il Governo e il Gruppo Fs replicano con dati e cifre a chi ritiene che il collegamento stabile sia una “cattedrale nel deserto”. I numeri citati dal ministro Matteo Salvini e dall’ad Ferraris: «Investimenti in corso in Sicilia e Calabria, e interventi programmati, per oltre 80-90 miliardi di euro»

«Vogliamo più strade, più ferrovie, più navi, il Ponte è inutile, oltre che dannoso». Lo hanno detto, urlato e cantata le migliaia di manifestanti che hanno attraversato sabato il centro di Messina per ribadire il no al collegamento stabile nello Stretto. Ma è proprio su questo tema – “più strade, più ferrovie...” – che il Governo e il Gruppo Fs rispondono con le eloquenti cifre già esibite nei mesi scorsi. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato: «Il Ponte da solo non risolve nulla, adesso sono in programmazione cantieri per 28 miliardi di euro in Sicilia e 28 in Calabria, l’argomento del “fai il Ponte ma non le infrastrutture” non regge più. E mi sembra alquanto strano che Pd e M5S, che si battono per il salario minimo, dicano no a un’opera che è destinata a creare centomila posti di lavoro». Il Ponte, aggiunge il vicepremier, non è un’infrastruttura fine a stessa, anche perché se fosse stato così, l’Europa non l’avrebbe neppure presa in considerazione. Nel progetto definitivo, in corso di aggiornamento (la relazione deve essere pronta entro il 30 settembre, come previsto dalla legge), sono compresi 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari. E tutte queste opere si inseriscono nel più ampio scenario di infrastrutturazione che coinvolge Sicilia e Calabria. «Chi dice più strade e più ferrovie, ripete logori slogan, mai è stato concepito uno sforzo infrastrutturale imponente come quello che è in corso di attuazione», afferma il ministro.

Le opere stradali in Sicilia

L’elenco era stato già reso noto qualche mese fa, adesso è aggiornato. In Sicilia – fanno sapere dal Ministero –, per la rete stradale nazionale, sono programmati investimenti per circa 15 miliardi di euro. Eccoli, nel dettaglio: Ragusa-Catania, 1,5 miliardi. Adeguamento a quattro corsie della Statale 640, la cosiddetta “Strada degli Scrittori” (Agrigento-Caltanissetta), 1 miliardo. Raddoppio della carreggiata sulla Statale 284 tra Paternò ed Adrano, 500 milioni. Nuova Tangenziale di Gela, 400 milioni. Nuova Tangenziale di Palermo con collegamento alle autostrade A19 e A29. Nuove Tangenziali di Agrigento e Catania. Collegamento Trapani-Mazara del Vallo-Marsala. Nono lotto dell’autostrada Siracusa-Gela, 500 milioni di euro. Riqualificazione delle autostrade A18, A19 ed A20 con interventi di messa in sicurezza e adeguamento, per oltre 100 milioni di euro.

Gli investimenti Fs nell’Isola

Per quanto concerne la rete ferroviaria nell’Isola, sono programmati investimenti per circa 13 miliardi di euro. Il nuovo collegamento veloce Palermo-Catania-Messina, 11,2 miliardi di euro. Ripristino ed elettrificazione della linea Palermo-Trapani, via Milo, 280 milioni. Bypass di Augusta, 172 milioni di euro. Interventi per il nodo di Palermo e il nodo di Catania, per la linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, per il collegamento con gli aeroporti di Trapani Birgi e di Fontanarossa, per la Caltagirone-Gela con un investimento complessivo di circa 600 milioni di euro.

Sull’altra sponda

In Calabria, nella rete stradale e autostradale gestita da Anas, è previsto un piano di investimenti complessivo pari a 12,8 miliardi, tra manutenzione programmata e nuovi investimenti, a partire da quello riguardante la famigerata Statale 106 Jonica (circa 9 miliardi di euro). Per la rete ferroviaria calabrese, il piano di investimenti è pari a 34,8 miliardi, di cui 16 miliardi già finanziati. «Il Ponte sullo Stretto si inserisce in un contesto infrastrutturale più ampio, che in Calabria e in Sicilia vedrà il Gruppo Fs investire nei prossimi dieci anni 80-90 miliardi di euro per potenziare una rete che porterà benefici all’Italia e all’Europa, vista la centralità del Ponte nel Corridoio Scandinavia–Mediterraneo della Rete transeuropea di trasporto Ten-T». Queste non sono dichiarazioni del ministro Salvini ma dell’amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris, il quale non perde occasione per ribadire che «l’Italia e il Mezzogiorno necessitano di un ammodernamento delle infrastrutture, che hanno 60-70 anni di età, e per farlo occorre sempre più pianificare i progetti a vita intera, superando la logica dei lotti per attrarre sempre più investitori».

La Uil plaude a Martello

Intanto, la Uiltrasporti plaude alla notizia dell’insediamento, con decreto del ministro Salvini, dell’ ammiraglio Nunzio Martello quale coordinatore del tavolo sulla mobilità dello Stretto. «È un’ottima notizia – dichiara il segretario generale Michele Barresi – sia per la indiscutibile competenza nel settore ma soprattutto perché conoscitore delle dinamiche di questo territorio e di questo lembo strategico di mare che separa le due sponde calabrese e siciliana. Auspichiamo da subito che un’autorevole figura tecnica come l’ammiraglio Martello possa far produrre al tavolo di coordinamento sullo Stretto finalmente atti concreti utili a promuovere l’Area integrata attraverso interventi mirati nel settore dei trasporti e della mobilità urbana tra le due sponde. Integrazione tra sistemi di trasporto, tariffe uniche e agevolate per i residenti e incremento della frequenza e qualità dei collegamenti tra le due sponde – conclude il segretario della Uiltrasporti –, punti su cui il sindacato si batte da anni, auspichiamo siano gli obiettivi principali del neo coordinatore al quale assicuriamo da subito la nostra massima collaborazione».

Caricamento commenti

Commenta la notizia