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Il “Granillo” accoglie la nuova Reggina. La squadra di Trocini ospita la capolista Siracusa

Il tecnico: «Conosciamo il valore degli aretusei, ma vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi»

Si alza il sipario sul big-match Reggina-Siracusa. Gli aretusei guidano la classifica del Girone I. Appuntamento alle 15 al “Granillo” che riapre i battenti dopo più di quattro mesi. La gara è stata presentata da Bruno Trocini che ha incontrato i giornalisti nella sala “Nakamura” del centro sportivo: «Siamo consapevoli – ha esordito – di affrontare una squadra competitiva, costruita per disputare un campionato di vertice e non è un caso che si trovi in testa. Conosciamo comunque la nostra condizione che non ci consente ancora di essere al top della forma. Abbiamo pochi allenamenti nelle gambe, ma possediamo le qualità tecniche per poterci giocare ogni partita alla pari contro chiunque. Fortunatamente non c’è stato il turno infrasettimanale, per cui si è lavorato intensamente provando nuove strategie tattiche».

Passaggio sugli ultimi due acquisti: «Marras non sarà ancora disponibile perché, essendo sceso in campo intorno ai primi di settembre con la casacca del Brindisi, dovrà attendere i canonici trenta giorni, ma dalla trasferta di Portici avrò la possibilità di convocarlo. Mentre per quel che riguarda Kremenovic, è un difensore centrale dalla grande fisicità e ne avevamo proprio bisogno. Ci tornerà, ripeto, utile perché la stagione è lunga e mi servirà l’intera rosa». Sull’undici da opporre ai biancazzurri: «Ho deciso lo schieramento. Penso di dare un po’ di continuità, ma vorrei evitare di concedere vantaggi agli avversari. A prescindere da chi partirà dall’inizio, ognuno saprà cosa fare per onorare la maglia».
Rosseti sarà al centro dell’attacco? «È arrivato due venerdì fa e contro il San Luca gli ho concesso 30 minuti. Ha la stessa preparazione dei compagni e serve tempo affinché entri in forma».

Trocini si è soffermato sui due esterni offensivi che si sono ben comportati a Locri: «L’idea è quella di avere calciatori di qualità. Il ds Pellegrino sta cercando di mettermi a disposizione numericamente quello che serve. In una situazione del genere gli infortuni muscolari possono capitare ed è giusto che io valuti di alternarli considerando che si giocherà ogni tre giorni. Aggiungo che siamo in tanti e a qualcuno toccherà a stare fuori».

Arriverà un altro attaccante? L’allenatore non lo esclude: «La società sta lavorando, ma in questo momento il mio pensiero è far rendere al massimo gli elementi che ho a disposizione. Allo stato attuale sono 27. In ogni partita sette-otto di questi purtroppo si accomoderanno in tribuna, sia under che over. Ci sono regolamenti che vanno rispettati e non potrò fare altrimenti».
Sulla rivelazione Cham: «Ha caratteristiche più da difensore centrale, ma è ancora molto acerbo». Gli è stato chiesto anche di Zucco e Perri: «Il primo è una mezz’ala, mentre il secondo può fare la punta di movimento e, all’occorrenza, anche il trequartista».

Chiusura sui tifosi: «Saranno accanto a noi come hanno dimostrato già a Locri. Speriamo di poter regalare loro una prestazione convincente. Ci proveremo lottando fino al 90’».

I precedenti

Il confronto Reggina-Siracusa è giunto al suo trentesimo atto. Le due squadre si sono affrontate prevalentemente in C. Il segno ricorrente è quello “X”, uscito in 14 occasioni. Tredici le affermazioni della compagine dello Stretto, mentre gli aretusei si sono imposti in tre circostanze. La prima nel maggio del 1961, la seconda nel novembre del 2016 e l’ultima nel 2017. Da cerchiare in rosso la data del 24 maggio del 1992. La Reggina era in lotta per la salvezza e superò i biancazzurri con un gol del difensore Frascella. Un anno dopo fu Bizzarri a decidere il match. Nel 93/94 i padroni di casa superarono i siciliani per 4-2. Fontana, Parpiglia, Poli e un’autorete di Cincione vanificarono le marcature di Logarzo e Colucci.

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