La Reggina ha il morale alto e la condizione generale lontana dal top. Da qualunque punto di vista, però, le prospettive non cambiano: oggi a Ragusa serve vincere per inseguire ancora ambizioni importanti in questo torneo. La gara avrà inizio alle 15, con una variazione di orario rispetto al programma del campionato in cui, a partire da questa giornata, le gare partono alle 14.30.
Si gioca allo stadio “Aldo Campo” una partita che segnerà il ritorno nel proprio impianto dei siciliani. Tornare a casa dopo aver giocato le prime gare interne lontano dalla città iblea e affrontare una squadra importante sono motivazioni che potranno stimolare gli uomini di Giovanni Ignoffo a offrire una grande prestazione. Il Ragusa ha perso contro l’Igea Virtus nell’ultimo turno e ha ottenuto solo una vittoria nelle quattro gare che, solo in teoria, sono state casalinghe. Bruno Trocini, però, ha ben chiare le insidie che si celano dietro questo match.
«La classifica – ha spiegato l’allenatore – non deve ingannare. Il Ragusa è una squadra ben costruita e non sarà assolutamente una partita facile. Dovremo essere bravi a leggere le varie situazioni e a interpretare i momenti che cambieranno di volta in volta durante i novanta minuti».
Con otto gare ormai alle spalle, è chiaro che anche un solo episodio positivo o negativo può indirizzare irrimediabilmente la gara. E più volte si è visto come trovare il primo gol per gli amaranto spesso faccia la differenza tra il bello ed il cattivo tempo, considerata la possibilità che si aprano spazi e si possa superare la difficoltà del superare difese schierate senza un centravanti over a disposizione.
Il primo errore sarebbe sentirsi “arrivati” dopo aver battuto nettamente una delle squadre con la rosa migliore, cioè il Lamezia. Un rischio che il tecnico ha voluto escludere. «La squadra – ha evidenziato Trocini – sta lavorando duramente e con la giusta concentrazione. Credo che questi ragazzi vadano sostenuti ogni giorno di più».
Si va dunque a caccia di conferme, ma ci sono due consapevolezze: la necessità di vincere e quella di non arrivare al meglio ai prossimi impegni. A partire dagli indisponibili.
«Usciamo malconci – ha ammesso Trocini – dalla gara con il Lamezia. Cham, Zanchi e Rosseti non sono ancora totalmente recuperati e Parodi non sarà disponibile».
Tra coloro che non ci saranno si aggiunge anche il terzino che era andato a segno mercoledì e che era stato uno dei più positivi. Molti calciatori non sono al meglio a causa dei tanti impegni ravvicinati e si è ancora in attesa di capire se Barillà sarà disponibile. L’infortunio alla caviglia è una distorsione non grave, ma ha bisogno dei suoi tempi per essere smaltita. La decisione sul suo impiego arriverà solo a ridosso della gara, anche perché bisogna valutare il fatto che mercoledì c’è la sfida con la capolista Trapani.
La formazione. Se il capitano non dovesse farcela dovrebbe toccare a Mungo agire da mezzala in quello che dovrebbe essere nuovamente un 4-3-3. Tra i convocati torna Girasole, in una difesa che avrà comunque pochi uomini a disposizione. Al posto di Parodi dovrebbe giocare Dervishi a destra. In avanti i dubbi potrebbero essere due: quello tra gli under Altamura e Coppola nel ruolo di attaccante centrale, il primo centravanti brevilineo e l’altro una prima punta più strutturata. Molto dipenderà dalle scelte di gioco e dalle condizioni generali dei due. Ballottaggio anche tra Marras e Bianco nell’ottica di una possibile alternanza legata agli impegni ravvicinati.
Precedenti e arbitro. L’ultimo precedente tra Ragusa e Reggina risale alla stagione 1977-78, in Serie C. Era il 12 marzo e finì 0-0. L’arbitro designato è Gianpasquale Tedesco di Battipaglia.
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