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Reggina, da sciogliere il nodo “Sant’Agata”

Lo scorso 18 dicembre è scaduta la concessione temporanea del Centro sportivo. Il club è in corsa per il bando della Città Metropolitana per la gestione dei prossimi sei mesi

Anche se si tornerà in campo soltanto il 14 gennaio, non c’è molto spazio per godersi le quattro vittorie consecutive con cui la nuova Reggina ha chiuso calcisticamente l’anno solare 2023. In atto c’è una vera e propria corsa contro il tempo affinché il gruppo possa tornare ad allenarsi tra Natale e Capodanno. Lo scorso 18 dicembre è scaduta la concessione temporanea del centro sportivo Sant’Agata. Da quel momento in avanti si è aperta una fase di attesa del bando, per la quale già ieri si è registrata una novità sostanziale ossia la pubblicazione sul sito della Città Metropolitana, proprietaria della struttura, dell’avviso pubblico per eventuali manifestazioni d’interesse per la gestione nei prossimi sei mesi. Ma meglio fare ordine. Il club amaranto, che è fuori dal centro sportivo solo perché si vive una fase tecnica particolare e non per qualche tipo di inadempienza, ha due necessità immediate: trovare dei campi per allenarsi e soprattutto una soluzione per i quattordici calciatori che hanno alloggiato presso la foresteria del centro sportivo Sant’Agata.
Le soluzioni per i campi individuate sono due e potrebbero essere utilizzate entrambe. Una è la struttura di Croce Valanidi dell’Asd Valanidi, per la quale il club manager Giuseppe Praticò, anche parole nelle riportate in un comunicato ufficiale, ha ringraziato Fortunato Martino in passato socio nella Reggina e da sempre vicino ai colori amaranto. L’altra è la possibilità di svolgere qualche allenamento al Granillo. Contestualmente si sta provvedendo ad individuare soluzioni logistiche che possano accogliere quei calciatori che risiedevano nella struttura di via delle Industrie. La Città Metropolitana, intanto, ha reso noto l'intenzione di acquisire le manifestazioni d'interesse relative alle parti di Sant'Agata che negli ultimi mesi sono state utilizzate dalla nuova Reggina. Si fa riferimento al blocco uffici, alla foresteria della prima squadra, alla foresteria del settore giovanile, i campi numero due e tre con annesso spogliatoio, palestra, sala stampa, deposito e lavanderia.
Si dovrà individuare un organismo sportivo «in grado di garantire un utilizzo ottimale» della citata parte di struttura, con diversi oneri tra cui pulizia, custodia, sorveglianza, manutenzione del manto erboso, dotazione di materiale di pronto soccorso. La durata della concessione sarebbe di sei mesi, con un canone mensile da 5000 euro (oltre addizionale regionale nella misura prevista dalla legge)e una fideiussione assicurativa da 30.000 per il corretto adempimento del contratto. La Pec degli interessati dovrà pervenire alla Città Metropolitana entro e non oltre 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico.
La nuova Reggina manifesterà il proprio interesse, ma saranno da valutare i tempi e le eventuali altre partecipazioni. Toccherà ad un'apposita Commissione esaminare le domande pervenute e tra i fattori di cui si terrà conto ci sarà la solidità finanziaria e lo svolgere già attività calcistica. Trattandosi di un affidamento temporaneo, si riporta che sarà data precedenza agli operatori sportivi operanti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tutte condizioni che rendono la Lfa Reggio Calabria assolutamente in corsa. Oggi intanto alle ore 19 finisce il mercato dei dilettanti.

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