Le quattro vittorie consecutive sono state il miglior modo con cui la Reggina di Bruno Trocini poteva congedarsi dal 2023. Ma dal momento che la vittoria del campionato appare quasi impossibile, nell’ambiente amaranto ci si focalizza anche su altri argomenti.
Il mercato di dicembre (chiusosi il 22) era un obiettivo importante ma non ci sono stati, come qualcuno si aspettava, interventi profondi sull’organico.
L’unico nuovo arrivato è l’esterno offensivo Renelus. Nella prima parte di stagione era a Fasano, può giocare in tutti i ruoli dell’attacco e sembra un calciatore arrivato per assicurare maggiori alternative. Non lo si è ancora visto in campo, ma il curriculum di partenza del classe 2002 non è certo quello di un profilo di cui si è certi possa spostare gli equilibri. Sono invece andati via calciatori che giocavano poco come Bontempi, Ponzo, Ricci e Bianco..
Appare abbastanza chiaro che, per quanto si potessero ingaggiare calciatori provenienti da altre società dilettantistiche, quello amaranto non sia stato un mercato di dicembre scintillante. Non ci sono stati movimenti che potessero dare certezza di colmare lacune apparse fino ad ora evidenti. Tra le altre: la ridotta disponibilità di under, la necessità di un regista puro di centrocampo e l'ingaggio di altri uomini offensivi pronti a fare la differenza.
Un fronte quest'ultimo su cui l'arrivo di Porcino, il recupero di Rosseti e l'ingaggio di Bolzicco offrono già qualcosa di importante, ma a cui aggiungere qualcosa non avrebbe fatto male.
Per quello che, invece, riguarda gli under ci si attende che qualche volto nuovo possa arrivare a gennaio. In concomitanza con l’apertura del mercato professionistico, le squadre dilettantistiche potranno tesserare dei giovani provenienti da formazioni di categoria superiore. La Reggina in particolare è sulle tracce di profili con caratteristiche da esterno offensivo e centrocampista.
È probabile che si punti su calciatori in un’età che sia tale da poter essere annoverati come under anche nella prossima stagione.
E gli svincolati? Se ci sarà l’occasione giusta la si terrà in considerazione. Anche perché è plausibile ipotizzare che si sia visto un mercato con il freno a mano tirato alla luce dei quindici punti da recuperare sulla vetta occupata dal Trapani. Una missione quasi impossibile tenuto conto che ci sono altre due squadre in mezzo. Sarebbe andata diversamente se il distacco fosse stato ancora recuperabile.
Già prima di dicembre investire in maniera corposa per arrivare terzi o secondi non sembrava una prospettiva compatibile con un’idea di calcio razionale, che in base alle dichiarazioni dei vertici societari sembra essere un cardine della mission aziendale della nuova Reggina.
L’unica certezza è che a giugno finirà quella che, come un boccone amarissimo, si è rivelata una stagione di transizione e in cui ogni passo andrà fatto nel modo giusto.
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