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«Tutto per riportare la Reggina tra i Pro». Ballarino: «Ci giocheremo ogni carta, se no vinceremo il prossimo torneo»

Serie D: nei consueti auguri di fine anno, i vertici del club hanno voluto tracciare un bilancio del momento degli amaranto

Società, staff tecnico, calciatori, sponsor e stampa sono stati coinvolti nel brindisi amaranto di fine 2023 tenutosi ieri sera allo stadio “Granillo”. Erano presenti tutti i vertici della Reggina, ad esclusione dell’influenzato direttore sportivo Maurizio Pellegrino.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente Virgilio Minniti che ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, anticipando l’intervento di Nino Ballarino. Il direttore generale e patron del club ha voluto fare quasi un appello all’unità, dopo mesi in cui è apparso evidente che il nuovo corso societario non abbia raccolto solo simpatie. Un aspetto che ovviamente è stato enfatizzato anche da una classifica che non vede la Reggina essere da subito in corsa per vincere il campionato di Serie D. «Il fatto che noi siamo qua - ha detto Ballarino - è perché vogliamo raggiungere degli obiettivi e lo possiamo fare solo se tutte le componenti si uniscono». Oggi nell'ambiente il malcontento per essere passati dal sognare la Serie A ad essere lontani dalla vetta nel massimo campionato dilettantistico è tangibile. «Se oggi la Reggina è in Serie D - ha sottolineato il direttore generale - non è colpa nostra, noi non possiamo pagare le colpe di altri. Io sono qui per partecipare a questa rinascita».

Il 2024 è ormai alle porte e Ballarino ha parlato chiaramente di obiettivi: «Ci giocheremo tutte le carte, in campo e fuori dal campo, per tornare tra i professionisti. Se non dovessimo riuscirci, il prossimo è un campionato che dovrà portarci a vincere». Il riferimento probabile è sia al mercato per arrivare più in alto possibile (a gennaio ci saranno dei margini di manovra da regolamento) e forse anche in ottica ripescaggio se dovesse esserci la possibilità. Altrimenti non ci saranno alternative a puntare con decisione alla vittoria del prossimo torneo di D.

All’incontro erano presenti anche Paolo Brunetti e Carmelo Versace, che ricoprivano rispettivamente le cariche di sindaco facente funzione di Reggio Calabria e sindaco metropolitano facente funzione quando era il momento di scegliere il progetto che avrebbe dovuto fare ripartire il calcio a Reggio. Chiamato a prendere una decisione a settembre era stato il primo, verso il quale non sono mancate le critiche. «Più passa il tempo - ha evidenziato Brunetti - e più sono convinto della scelta che ho fatto». Poi l’invito anche allo staff tecnico ed ai calciatori a non scoraggiarsi per le critiche e a perseverare per raggiungere i risultati. «Ritengo - ha detto Carmelo Versace sulla nuova società - vadano ringraziati per quello che stanno facendo e va rispettata la tifoseria che pretende risultati migliori. In una grande famiglia nel momento delle difficoltà bisogna fare quadrato e dare tranquillità alla squadra e al tecnico». Poi anche un passaggio relativo al fatto che negli ultimi tempi la squadra amaranto sia diventata un tema attuale anche in ambiti diversi da quello sportivo. «Chi ha voglia - ha spiegato - ha di fare politica sulla Reggina. si venga a confrontare nelle sedi opportune».
Dopo il brindisi di fine anno per la Reggina è nuovamente il momento di pensare al futuro e al da farsi per ritrovare altre categorie rispetto alla D.

 

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