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Reggina, Cozza “nemico” amatissimo: "Proverò tante emozioni, sarà come giocare in casa e mi aspetto tanti applausi"

Domenica al “Granillo” arriva da avversario uno dei simboli della storia recente amaranto

Francesco Cozza

Meno due al derby che vedrà una buona cornice di pubblico. I viola si presenteranno al Granillo con Ciccio Cozza in panchina, amato dai tifosi amaranto. Non sarà una gara come le altre per via dei suoi trascorsi in riva allo Stretto.
Sentito al telefono, ha manifestato le proprie sensazioni: «Debutterò affrontando la mia ex squadra. Proverò forti emozioni perché “giocherò in casa”. Alcuni sostenitori reggini tiferanno a favore nostro. Qualche giorno fa mi hanno contattato il presidente Martino e il ds Campolo proponendomi di guidare la Gioiese ed ho subito accettato. Mancano dieci turni alla fine del torneo, per cui il percorso rimane in salita. Voglio comunque provarci. L’obiettivo è conquistare più punti possibili e poi nel mese di maggio tireremo le somme».
Crede, quindi, di poter raggiungere la permanenza?
«Certamente, anche se incontrare la Reggina all’esordio è complicato. Il tasso tecnico dell’organico di Trocini è nettamente superiore al nostro. Per uscire imbattuti dal Granillo non bisognerà sbagliare nulla. Ho caricato i ragazzi mettendoli in guardia sulle difficoltà del match. Ma le motivazioni non ci mancheranno».
Ha già in mente l’undici da opporre ai padroni di casa?
«Deciderò dopo la rifinitura».
Che accoglienza si aspetta?
«Mi stanno chiamando tanti amici dicendomi che verranno allo stadio. Riceverò molti applausi e andrò a ringraziare i tifosi della Curva Sud, sempre splendidi. Appena entrerò in campo sentirò i brividi. Anche da Gioia si prevede una grossa affluenza. Si parla di quasi 700 presenze».
Come giudica il cammino della compagine di Ballarino?
«Positivo. Nutro profonda stima nei confronti di Bonanno e Pellegrino. Maurizio, tra l’altro, è mio compagno di padel. Considerando l’inizio in salita per via della mancata preparazione, il gruppo si è ripreso attestandosi al quarto posto».
Quali elementi l’hanno impressionata?
«Gli under Zucco, Perri e Provazza. L’organico amaranto non è da disprezzare e basteranno quattro-cinque innesti per renderlo competitivo in chiave primato».
Si dovrà intervenire in attacco?
«Serviranno tre centravanti forti che conoscano la categoria. L’anno prossimo il girone I diventerà durissimo per l’inserimento di altre società campane, pronte a dare battaglia. Reggio merita però di tornare in Lega Pro perché la piazza lo pretende».
Non crede nel ripescaggio?
«Poche le possibilità, anzi direi quasi nulle».
Il gol che le ha regalato più soddisfazione realizzato con la maglia amaranto?
«A Brescia, l’anno della promozione. Si era sul 2-2 e con un bolide dal limite dell’area segnai la rete del vantaggio. Sul podio inserisco anche il rigore trasformato a Torino».
Se l’aspettava il secondo fallimento?
«Spiace che il club sia dovuto ripartire dalla D. È successo di tutto la scorsa estate. Non doveva andare così. Commessi errori grossolani. Ho sofferto quando il Consiglio di Stato ha messo la parola fine sulla vicenda».
I prossimi appuntamenti della Reggina. Il 25 febbraio gli amaranto sfideranno in trasferta il Città di Sant’Agata. Marzo impegnativo con i match contro Ragusa, Trapani, Castrovillari, Vibonese e Akragas. Fondamentale, quindi, blindare il quarto posto per assicurarsi i playoff.

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