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La Reggina dura un tempo a Sant’Agata

Dopo una prima frazione equilibrata, nella ripresa gli amaranto spariscono letteralmente dal campo

Città di Sant’Agata-Reggina 1-0
Marcatore: 16’ st Capogna.
Città di Sant’Agata: Iovino 6, D’Amore 7, Squillace 7, Esposito 6,5 (11’ st Maresca 7), Nagy 6,5, Yakubiv 7,5, Nunzi 7 (49’ st Fiorillo s.v.), Saverino 6,5 (23’ st Marcellino 6,5), Mincica 7 (49’ st Falla s.v.), Alagna 6,5, Capogna 8 (34’ st Aquino s.v.). All. Facciolo 8
Reggina: Velcea 6,5, Martiner 5, Adejo 5,5, Zanchi 5,5 (21’ st Barillà 5)Porcino 6, Mungo 5, Girasole 5, Zucco 5 (31’ st Lika s.v.), Perri 5 (31’ st Cham s.v.), Bolzicco 5, Renelus 5,5 (31’ st Rosseti 4,5). All. Trocini 5.
Arbitro: Coppola di Castellammare 6,5.
Note: al 49’st espulso Rosseti per proteste. Ammoniti: Mincica, Zucco e Porcino; Corner: 2-6. Recupero: 0’, 5’.

Una Reggina sbiadita e parecchio confusa lascia al “Fresina” tre punti pesantissimi in chiave playoff, battuta dal Città di Sant’Agata più di quanto non racconti il punteggio di misura. Dopo un primo tempo piuttosto vivace ed in qualche modo equilibrato, la formazione di Trocini ha completamente ciccato la ripresa, senza mai presentarsi al tiro ed anzi facendosi schiacciare dai padroni di casa, bravi ad impossessarsi della mediana ed a muovere le pedine giuste per piazzare lo scacco matto.
Eppure era stata proprio la squadra calabrese ad approcciare meglio al match, pressando alto il Sant’Agata e mostrando buona intensità. Al 7’ si scuotono i padroni di casa con la giocata di Squillace che pesca Alagna al secondo palo, sponda per Mincica che sul lato opposto di testa incredibilmente non trova la porta. All’8’ risponde Zucco che strappa palla ad Esposito a metà campo, arriva al limite e calcia di poco alto. Al 12’ Capogna raccoglie una ribattuta dal limite ma il suo sinistro di prima intenzione si spegne a lato. Al 18’ Mincica lancia Alagna verso la porta, l’attaccante anziché involarsi in area opta per la soluzione balistica da lontano ma senza fortuna. Al 28’ Bolzicco conquista uno dei rari palloni della sua gara e da posizione defilata conclude alto.
Al 29’ il break è di Renelus, che lanciatosi da metà campo serve dal fondo per Zanchi il cui tiro è ribattuto, poi sulla respinta ancora Renelus non inquadra lo specchio.
Dopo un primo tempo frizzante, i presupposti nella ripresa sembrano essere gli stessi e dopo appena 30” Renelus semina il panico sul lato destro dell’area con il suo diagonale che attraversa pericolosamente tutta la linea di porta. Rimarrà questo l’unico spunto offensivo dei reggini. Al 15’ Maresca pesca bene Capogna che da posizione ravvicinata trova la respinta di Velcea. Dall’angolo seguente Zucco butta via la sfera, Capogna raccoglie dal vertice destro e insacca a giro con la complicità di una deviazione di testa di Adejo che mette fuori causa il proprio portiere.
Subìto il gol dello svantaggio ci si attende la reazione della Reggina, che invece fa scena muta: nessuno spunto di intensità, mediana totalmente in mano ai padroni di casa e risposta che non arrivano neanche con gli innesti di Barillà e gli altri cambi predisposti dalla panchina. È invece il Sant’Agata a salire in cattedra, sfiorando il raddoppio al 20’ ancora con Capogna, che spacca in due l’area, scarta Velcea ma non trova la coordinazione vincente. Al 35’ è invece Aquino che si costruisce un buon tiro dal limite dell’area, con la sfera che sfiora il palo. I santagatesi gestiscono bene il tiepido tentativo di assalto finale degli amaranto che nel recupero perdono Rosseti, espulso per proteste plateali, poi è il tempo del tripudio per i tifosi biancazzurri e dell’amarezza per quelli amaranto giunti fino a Sant’Agata senza far mai mancare il sostegno alla squadra.

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