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Reggina tra esperimenti e prospettive: si pensa già alla prossima stagione

L’ultima fase del torneo potrebbe servire a programmare. Il cambio tattico di Trocini visto nella sfida contro l’Akragas può avere un futuro

Pasqua di relax con vista sui play off per la Reggina di Bruno Trocini. Il gruppo si é allenato sia venerdì che sabato, per poi avere due giorni di riposo nelle festività. Si tornerà dunque a lavoro nella giornata di martedì, per poi iniziare a preparare la complicata trasferta con il Real Casalnuovo. Sarà l’ultima pausa prima di un finale di campionato in cui ci saranno cinque partite dove consolidare il quarto posto e presentarsi nelle migliori condizioni ai playoff. Il 5-1 con cui domenica é stata piegata l’Akragas é stata una vittoria che, per certi versi, ha rappresentato una sorta di sintesi tra il meglio del girone d’andata e gli aspetti migliori proposti nel ritorno.
In porta é tornato Martinez, portiere over che ad inizio campionato aveva dato sicurezza ad una difesa praticamente impenetrabile per metà campionato. Una scelta che, nonostante Velcea non abbia fatto male e la squadra subisca pochi tiri in porta, potrebbe elevare il livello di ermeticità della retroguardia. Questo è stato possibile anche perché il classe 2005 Cham é tornato nell’undici iniziale dopo diverse settimane, liberando la casella under recentemente spesso occupata con il portiere. Rivedere Mungo davanti alla difesa, inoltre, ha portato Barillà in una posizione più avanzata. Un tema tattico che, soprattutto nella parte iniziale del torneo, aveva portato il capitano a realizzare diversi gol. Quello che, a tratti, é sembrato un 4-1-4-1 é stata una perfetta intuizione di Trocini che si è garantito superiorità numerica a centrocampo che ha permesso di mettere subito la partita in discesa. In questo finale di stagione anche il tecnico avrà la possibilità di migliorare la percezione esterna del suo lavoro. Il quarto posto ottenuto dalla Reggina in Serie D non è un grande risultato, ma sulla bilancia dei giudizi vanno messe tutte le difficoltà che hanno aperto questa stagione e anche le carenze strutturali che il calciomercato di dicembre e gennaio non ha colmato.
Quella più evidente resta la mancanza di un mediano e regista da schierare davanti alla difesa. Già troppe volte si è invece detto come la scelta offensiva amaranto non sia mai stata paragonabile a quella delle formazioni migliori del torneo, sebbene nelle ultime settimane le cose siano migliorate con l’innesto di Renelus e la crescita esponenziale del rendimento di Provazza. Non é più un mistero, però, che in quella fase siano stati fatti ragionamenti a lungo termine sulla poca opportunità di investire in maniera consistente per un campionato dove il primo posto era già un obiettivo compromesso.
Chiudere in crescendo, anche sfruttando un calendario favorevole dopo il Real Casalnuovo, sarebbe il segnale che con un inizio diverso oggi il ritardo in termini di punti dalle prime tre sarebbe inferiore rispetto a quello odierno. Trapani, Siracusa e Vibonese hanno dimostrato di essere superiori. Affrontare però la seconda o la terza in gara secca significa poter pensare di rovesciare i pronostici. Anche perché vincere i playoff resta un obiettivo per mettersi in prima fila nell’eventualità di un possibile ripescaggio.

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