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Reggina, ci sarà anche il Comune nella “corsa” al marchio storico

L’annuncio del sindaco Falcomatà in una diretta social. «È un bene pubblico di interesse e patrimonio collettivo»

“La città di Reggio Calabria è della partita”. Cosi Giuseppe Falcomatà, intervenendo sui propri canali social con una diretta dallo stadio Oreste Granillo, ha annunciato che il Comune proverà ad acquistare il marchio della Reggina 1914 (oggi in liquidazione giudiziale) Le date da cerchiare in rosso sono due. Entro il 28 maggio va presentata l’offerta da minimo 100.000 euro, il giorno successivo sarà quello dell’asta tra i soggetti che avranno presentato un’offerta valida.
In questi anni il marchio che racchiude identità e storia del calcio reggino è appartenuto a privati. I fallimenti lo hanno portato all’asta e il rischio è sempre lo stesso: che finisca in mani diverse da quelle in cui il desiderio dei tifosi vorrebbe andasse. Se il Comune riuscisse ad acquistarlo potrebbe per il futuro metterlo a bando (verosimilmente a titolo oneroso) e darlo a chi ha i requisiti per essere la Reggina. Esattamente come accade per un impianto sportivo.
Falcomatà sul marchio è stato chiaro: «Appartiene al popolo reggino, è un bene pubblico di interesse e patrimonio collettivo. Appartenendo a tutti non deve appartenere a nessuno, perché è della città». Già qualche giorno fa Falcomatà aveva lasciato intendere che il Comune potesse partecipare all’asta, senza mai sbilanciarsi. Adesso le verifiche tecniche hanno dato via libera all’ente. «Il Comune – ha spiegato – partecipa all’asta perché è un bene che possiamo mettere in sicurezza. Fino ad ora non ne avevo mai parlato con certezza, ora lo faccio perché abbiamo una delibera di giunta».
La presenza del Comune all’asta ovviamente non cancella la possibilità di partecipare per tutti i privati. Lo potrà fare La Fenice Amaranto. La differenza tra il Comune e gli altri interessati é che, questi ultimi, possono alzare la posta fino a quando lo riterranno opportuno.
L’ente dovrà tenere conto degli equilibri di bilancio. «Chiunque – ha dichiarato Falcomatà – abbia interesse ad investire nella nostra città credo possa farlo in tanti modi. Questi tanti modi non obbligano ad avere la proprietà del marchio. Quello che è importante e che spero possa prevalere è un tale amore per la città, anche di chi non è reggino, da capire quanto sia importante che questo marchio rimanga sempre nella disponibilità di Reggio Calabria».
Al momento oltre al club amaranto, che si muoverà nei prossimi giorni, Stefano Bandecchi ha già annunciato di aver fatto pervenire la propria offerta. Il patron di Unicusano, da ormai diversi anni legato affettivamente alla città, si è detto pronto a donare il bene al Comune. Falcomatà ha, però, lasciato intendere (senza fare alcun riferimento) come non sia facile per l’ente ricevere una donazione. Il sindaco , che ha ricordato come siano in corso importanti lavori di ammodernamento del Granillo, ha parlato anche di Sant’Agata. Lui stesso, in quanto anche primo cittadino metropolitano, presto riceverai le relazioni della commissione di valutazione dell’unico progetto ricevuto dalla Città Metropolitana.... Quella della società amaranto.
«Gli uffici – ha spiegato – adesso verificheranno la bontà della proposta. Anche su questo procediamo spediti». Si attendono adesso i prossimi passaggi ufficiali.
La Reggina intanto ha annunciato ieri il rinnovo contrattuale con l’attaccante Bertony Renelus. Il francese, arrivato nel mese di dicembre, è stato uno dei migliori calciatori del girone di ritorno realizzando quattro reti. Il contratto è stato rinnovato fino al 30 giugno 2025. Il suo innesto, maturato dopo un infortunio che lo ha bloccato ad inizio 2024, ha rappresentato una delle armi che hanno permesso alla squadra di elevare il proprio livello nel girone di ritorno. Con la sua velocità, a tratti irresistibile per gli avversari, ha assicurato quel cambio di passo e capacità di saltare l’uomo che a lungo è mancata alla squadra prima del suo arrivo e della crescita esponenziale di Provazza.

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