Una partita da vincere assolutamente. È quella a cui si sta preparando la Reggina che domenica sarà di scena a Sant’Agata di Militello. L’imperativo è riscattare subito il ko interno contro la Scafatese per evitare il rischio che già da subito la classifica ed il campionato si mettano troppo in salita. Sale, dunque, la pressione per gli amaranto, sebbene gran parte dei calciatori abbiano profili d’esperienza in grado di sopportare il peso della maglia che indossano. Ed è proprio dai giocatori dal curriculum più importante che gli amaranto si auspicano possano trovare subito le risorse per rimettersi subito in carreggiata. La Reggina vista nelle prime giornate non ha brillato. Sembra difficile che in pochi giorni possa trovare automatismi e brillantezza da squadra che abbia i meccanismi ben oliati. Tuttavia, il livello tecnico del gruppo consente di trovare calciatori che, a turno, potrebbero ergersi a protagonisti. Quello che, per intendersi, è stato Ragusa nella prima giornata di campionato. Quello che molte volte è stato Nino Barillà lo scorso anno e quello che potrebbero essere tanti nomi di spessore che sono a disposizione di Pergolizzi.
Anche perché, in questa fase, si andrà alla valutazione di quelle che sono state le scelte societarie. La Reggina ha infatti preferito ingaggiare calciatori provenienti da categorie superiori alla possibilità di portare a Reggio Calabria calciatori abituati a giocare e vincere la Serie D. Gli unici che lo hanno fatto la scorsa stagione sono stati Bonacchi (a Campobasso), Urso (con la Cavese) e Ba. Tutti gli altri big arrivano con un percorso diverso. Da Adejo, tornato a Reggio dopo una lunga esperienza massima serie greca, a Dall’Oglio (di ritorno a Reggio dopo la rescissione con l’Avellino. La lista è lunga: Martinez, Ingegneri, Girasole, Porcino, Laaribi, Salandria, Laaribi,Curiale. Sono tutti calciatori che hanno più presenze in categorie superiori che in Serie D. Poi c’è chi, come Barranco, viene da una stagione da venti reti, ma per la prima volta sta vivendo un’esperienza in una piazza importante come Reggio Calabria in Italia. Inutile sottolineare come siano elementi dal livello tecnico che poco ha a che spartire con la D, ma la superiorità dovrà essere dimostrata sul campo. In una settimana in cui si è parlato fin troppo delle scelte di Pergolizzi, si auspica che presto arrivi il momento in cui i big amaranto inizieranno a fare la differenza.
Ci sono una decina di giocatori da non convocare, nove da mandare in panchina e undici da scegliere per andare in campo come titolari. Il ruolo dell’allenatore rischia di diventare quello del “selezionatore”, sebbene strada facendo le gerarchie, per quanto fluide, inizieranno inevitabilmente a delinearsi. Oggi è in programma un solo allenamento.
Reggina, i "big" sono chiamati a fare la differenza
Il tasso tecnico di giocatori come Ragusa, Barillà e Barranco rappresenta un valore aggiunto
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