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La Reggina può essere imprevedibile

Il tecnico Pergolizzi, con più certezze e tante alternative in ogni ruolo, prepara il primo dei due confronti interni consecutivi

Si avvicina il quarto impegno di campionato per la Reggina. Al “Granillo” arriva il Ragusa e l’obiettivo è ovviamente quello di dare seguito alla vittoria ottenuta a Sant’Agata. La squadra sta seguendo il programma settimanale che oggi prevede un allenamento mattutino (alle 10.30).
Domenica non ci saranno Dall’Oglio e Porcino. Ma la rosa amaranto è lunghissima e non è mai facile ipotizzare i piani amaranto. Tuttavia, rispetto alle prime gare di campionato iniziano ad emergere quelli che potrebbero essere i punti fermi.
Sarebbe anche facile parlare del capitano Nino Barillà, considerata la superiorità tecnica rispetto al contesto della Serie D. Ma la lista, gara dopo gara, comincia ad allungarsi. Barranco ha dimostrato di essere un attaccante importante, Bonacchi un difensore di elevata efficacia e duttilità. Difficile poi non menzionare il centrocampista Ba o la qualità di Ragusa in attacco.
Ci sono poi due calciatori che giocano da under, ma al momento dimostrano una maturità significativa. . Uno è il classe 2006 Forciniti, che assicura grande dinamicità a centrocampo. L’altro è il terzino destro Giuliodori, che è di fatto anche l’uomo che “libera” Martinez in porta. Essendo l’argentino un classe 2004, non è necessario schierare il portiere under.
L’esclusione di Giuliodori aveva fatto molto discutere in occasione del match in la Scafatese. Si è poi scoperto che il suo mancato utilizzo era addebitabile a una settimana dopo in cui non si era potuto allenare al meglio. In quel caso era rimasto fuori anche Forciniti, forse perché si voleva contrastare il forte centrocampo campano con tre over. Il tecnico ha voluto una squadra con tanti elementi intercambiabili. Con il tempo ci sarà spazio per tutti e con i cinque campi diventa fondamentale il contributo di chi entra. In poche mosse si possono proporre diversi schieramenti tattici. L’assenza di Porcino, ad esempio, apre la strada ad un solo cambiamento che può essere indice di molteplici soluzioni tattiche.
Potrebbe toccare a Malara in caso di mantenimento del 3-5-2, a un centrocampista per passare al 4-3-1-2 o una punta esterna nel caso in cui si opti per il 3-4-3 o il 4-3-3.
All’appello delle certezze nelle scelte manca anche il terzo under, ossia il classe 2005 (potrebbe essere anche Malara domenica). Nella prima gara Pergolizzi ha scelto Perri in attacco, nella seconda era toccato a Mariano come terzo a destra in difesa e nella terza a Cham come terzo a sinistra.
Qui probabilmente c'è ancora una gerarchia (eventualmente non definitiva) da individuare attraverso le prestazioni ed il lavoro in allenamento.

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