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Reggina, fondamentale l’approccio: l'assenza di Porcino suggerisce un cambio modulo

L’abbandono del 3-5-2 per il 4-3-1-2 potrebbe essere la chiave per far prevalere il maggior tasso tecnico contro l’Acireale prossimo avversario

Metà settimana è alle spalle per la Reggina. Sono previsti ancora tre allenamenti mattutini fino alla vigilia della sfida di campionato con l’Acireale. Il primo é in programma oggi alle ore 10.30. Il momento in cui si inizia a ragionare sulle scelte tattiche è già iniziato. Soprattutto perché, come già accaduto contro il Ragusa, sembra probabile si debba ancora fare a meno di Porcino. L’uomo che, forse più di ogni altro, riesce a valorizzare il 3-5-2 con la sua capacità di giocare a tutta fascia. Nelle prime uscite stagionali la squadra verticalizzava molto per i suoi inserimenti sulla sinistra. Non appena Pergolizzi ha dovuto fare i conti con la sua assenza, si è scelto di passare al 4-3-1-2, anche per lo spazio “over” creatosi per schierare Urso in cabina di regia. Un altro dei giocatori di categoria superiore che ci sono in rosa. A Sant’Agata la squadra si è mossa “benino”, ma aveva il vantaggio di essere già davanti nel punteggio.
Un po’ meno bene la si è vista giocare nel primo tempo contro il Ragusa. Il gioco è apparso troppo lento, senza ritmo e con pochi spunti che creassero superiorità numerica. Non era però un problema di modulo, considerato che nella parte iniziale della ripresa con lo stesso atteggiamento tattico la Reggina ha assediato i siciliani e ha creato diverse palle gol. Più che dai numeri del modulo la differenza di prestazione è sembrata dipendere dall’approccio più aggressivo. La squadra ha alzato il pressing e riusciva a recuperare la palla in zone era più semplice sorprendere il Ragusa in zone scoperte. La sfida per il futuro sarà probabilmente quella di ampliare il più possibile nell’arco della partita quella tipologia di atteggiamento. Il caso, ma forse non del tutto, ha poi voluto che la giocata decisiva sia arrivata nel momento in cui la Reggina è passata al 3-5-2. Uno schieramento che ha permesso a Pergolizzi di spostare Bonacchi come terzo a destra, posizione da cui ha potuto sganciarsi e rendersi protagonista dell’azione personale da cui è scaturito l’assist vincente. Per cambiare modulo mantenendo gli under è stato sufficiente sostituire il centrocampista centrale Forciniti con il terzino destro Vesprini (entrambi classe 2006). La mossa é stata completata dallo spostamento di Giuliodori a sinistra e dal passaggio alla difesa a tre con Bonacchi, Girasole e Cham.
Questa soluzione, tra l’altro, ha portato ad avere in campo tre centrocampisti centrali over (anche con il 3-5-2, sebbene senza Porcino a sinistra ). Considerata l’abbondanza di interpreti importanti del ruolo, l’opzione è sicuramente da tenere in conto anche per non chiedere gli straordinari a Forciniti. Il campionato lungo e un’alternanza tra gli interpreti sarà un qualcosa che la Reggina potrà giocarsi grazie ad una rosa lunga.

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