Momento chiave per il campionato della Reggina. Lo dimostra anche il fatto che ieri il patron Ballarino abbia parlato alla squadra. L’incontro è avvenuto contestualmente alla sessione di allenamento che si è svolta a porte chiuse. L’occasione è stata probabilmente utile a manifestare la vicinanza della società al gruppo, ma anche a stimolare i calciatori a fare meglio di quanto espresso nelle ultime gare.
Questa è una fase in cui serve esprimersi al massimo delle potenzialità, perché la squadra amaranto non può permettersi nuovi passi falsi. Quella di domenica contro la Nissa sarà la prima gara di dicembre, dopo un novembre dai due volti. É stato il mese del cambio di allenatore dopo la rescissione con Pergolizzi e della convincente vittoria di Vibo, ma anche dei pareggi che dovevano essere successi. Il peso di prestazioni insufficienti lo si misura con il fatto che nel mese solare il Siracusa abbia conquistato dieci punti e la Reggina sei. Un parziale che di fatto racchiude il gap di quattro punti che gli amaranto hanno dalla vetta. Occorre girare pagina e per farlo c’è curiosità di capire come agirà Bruno Trocini.
Oggi c’è la sensazione che la Reggina abbia bisogno di qualche cambiamento. Soprattutto in difesa si ravvisa la necessità di variare qualcosa, alla luce del fatto che gli amaranto subiscono troppi gol rispetto al reale numero di pericoli che corrono nel corso dei novanta minuti. Anche perché spesso si avverte l’assenza di peso offensivo, ma i dati dicono che la capolista Siracusa ha segnato gli stessi gol degli amaranto e ha subito quattro reti di meno. I cambi potrebbero riguardare gli interpreti, tenuto che sembra difficile si possa pensare ad una variazione di modulo. Passare, ad esempio, dal 4-3-3 al 3-5–2 sarebbe maggiormente ipotizzabile se fossero a disposizione Giuliodori e Porcino. I due sarebbero i quinti che potrebbero dare un’interpretazione offensiva al ruolo di esterno, ma il secondo non sarà della partita l. I cambi nell’undici titolare arriveranno probabilmente comunque per effetto dei possibili ritorni di Salandria e Barillà. Il loro recupero sarebbe già fondamentale a livello di personalità ed esperienza, dopo una gara come quella con il Pompei in cui non sono stati gestiti bene i momenti cruciali della sfida.
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