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Reggina, una prova di forza mentale. Adejo si scopre anche un “goleador”

Il successo di Paternò ha confermato lo spessore degli amaranto

Più che una partita quella di Paternò per la Reggina è stata un “crash test” in vista del finale di stagione. Gli amaranto hanno trovato una squadra che ha avuto un grande spirito battagliero, offerto una prova spigolosa e creato parecchi problemi. Non era facile vincere esattamente lì dove si erano fermati al pareggio sia il Siracusa che la Scafatese. Nel percorso era chiaro quanto la trasferta di Paternò potesse essere ad altissimo coefficiente di difficoltà. E così è stata: dal 1’ al 97’. Con tanto di lunga coda polemica legata alle decisioni arbitrali. Sui canali social del club siciliano è apparso un video in cui si parla di un calcio di rigore non fischiato al 18’. «Difficile – si è letto nel post – pensare a come sarebbe andata la partita di oggi pomeriggio con questo rigore netto non fischiato». Nelle immagini si nota sicuramente un tocco di mano di Barillà su un tiro di Viglianisi. Sembra però rigore anche quello non concesso alla Reggina al minuto 22’: girata di Ragusa e “parata” di Asero, girato di spalle. Non c’è volontarietà, ma è un tiro in porta bloccato. Così come si è avuta la sensazione che qualche manata di troppo o duro intervento falloso potessero essere sanzionati con dei cartellini in più per i calciatori del Paternò.
Non si preoccupa troppo delle polemiche la Reggina che riparte dal pieno di entusiasmo fatto a fine gara. Le immagini video pubblicate dal club e girate dal videomaker Luca Rovito (tornato a Reggio, dopo l’esperienza alla Sampdoria e molto apprezzato dai tifosi) hanno immortalato l’abbraccio finale tra la squadra e i 315 sostenitori che avevano polverizzato tutti i biglietti a disposizione. In questa fase nell’ambiente amaranto sembra quasi tutto perfetto. Tutto, a parte quei tre punti di ritardo dal Siracusa. L’impresa di rimontarli resta titanica, anche per una squadra che dopo lo scontro diretto perso ha già messo insieme tre vittorie di fila. Per gli amaranto è stato fondamentale essersi messi alle spalle quello che poteva essere un turno sfavorevole.
L’altra nota positiva è stata probabilmente la vittoria della Scafatese a Pompei che tiene in corsa la squadra di Atzori. I campani, ancora a -6 dalla capolista, hanno tutte le qualità per andarsela a giocare al De Simone alla quintultima giornata di campionato. Prima di pensare agli altri alla Reggina tocca fare il proprio dovere.

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