
Fine maggio si avvicina e per la Reggina è già tempo di volgere lo sguardo verso il futuro. Per la questione panchina la primissima scelta è Bruno Trocini. La volontà di proseguire insieme è comune, ma occorrerà attendere che si definisca tutto per poterla ritenere una situazione chiusa. Che, indipendentemente dalla categoria, possa nascere una Reggina all’insegna della continuità lo rivela una particolare coincidenza. Otto degli undici calciatori che hanno rappresentato la formazione titolare dell’ultimo girone di ritorno da record sono sotto contratto anche per la prossima stagione. Il riferimento è al portiere Lagonigro, a tre difensori su quattro (Giuliodori, Adejo e Girasole), al terzetto di centrocampo (Barillà, Laaribi e Porcino) e l’ala destra Ragusa. E in queste categorie, soprattutto in Serie D, ritrovarsi una base tecnica consolidata è un privilegio che possono assicurarsi poche squadre.
L’anno scorso la mancata conferma di Trocini non permise di beneficiare del vantaggio competitivo che poteva essere assicurato dal ripartire da un progetto iniziato nel 2023-2024. Una parentesi che non entusiasmò perché tra le mille difficoltà non si era riusciti a lottare per il vertice, ma in cui qualcosa era stato costruito. All’inizio dell’ultimo torneo per una decina di partite la Reggina si è persa in sperimentazioni tattiche che hanno sicuramente tolto sprint all’avvio degli amaranto. Dagli errori si impara e la sensazione è che stavolta ci sarà un’attenzione particolare alla possibilità di dare seguito al buono che è stato messo insieme. Anche lavorando per i rinnovi di calciatori che sono stati protagonisti.
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