Mala gestione, impianti in abbandono e pochi controlli. Sono questi alcuni dei particolari dell'inchiesta della capitaneria di porto e coordinata dalla Procura che ha portato al sequestro di 14 impianti di depurazione nella provincia di Reggio Calabria.
Ci sono 53 indagati tra cui i gestori degli impianti e i sindaci. Le strutture sono state sequestrate e affidate al dipartimento ambiente della Regione Calabria.
La maxi operazione di oggi non fa altro che confermare il quadro critico del settore che va avanti da tempo e che vede il Reggino maglia nera per trattamento delle acque di depurazione in calabria.
Peraltro il settore è finito sotto procedura di infrazione della comunità europea.
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