L'Azienda Sanitaria Provinciale reggina non conosce la situazione penale dei suoi dipendenti e per farlo ha deciso di ricorrere all'autocertificazione. Poiché nei mesi scorsi sono venuti a galla casi clamorosi e poiché la commissione d'accesso antimafia avrebbe già trovato molte anomalie in tal senso, adesso il mezzo più veloce per sapere la situazione specifica dei dipendenti. Il tutto, così come riporta l'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio, è stato messo nero su bianco con una lettera che con una lunga prefazione e con toni concilianti invita tutti a comunicare la loro situazione penale: "L'azienda deve essere in grado di poter valutare il comportamento del dipendente per quanto attiene gli atti che siano suscettibili di minare la fiducia sulla quale si basa il rapporto di lavoro, che deve sempre essere improntato sui canoni di buona fede e correttezza".