Da oltre cinque giorni la Tac in dotazione al reparto di Radiologia dell’ospedale di Locri funziona a intermittenza. Ieri, in particolare, gli operatori sanitari si sono visti costretti a spegnere l’apparecchio perché non rispondeva più ai comandi, sembra per un’avaria alla scheda. A nulla infatti sono serviti gli interventi dei tecnici della manutenzione immediatamente allertati. Al “nuovo” guasto c’è da aggiungere che la Tac di Locri continua a non consentire l’esecuzione di indagini col mezzo di contrasto, dato che, ci informano, mancano le “siringhe” dell’iniettore automatico.
Una situazione insostenibile, come si può ben capire, che, evidenziato gli operatori sanitari, manda in tilt l’intera catena dell’emergenza-urgenza. A fronte di tutto questo, non sembra che i vertici aziendali si siano attivati per predisporre idonee misure di intervento. E così i pazienti per i quali è necessario un tempestivo esame diagnostico, per poter essere ricoverati devono sobbarcarsi un fastidioso viaggio a Polistena, dove la Tac funziona. Proprio in previsione della necessità di questi “viaggi” da alcuni mesi è stato predisposto un sistema del 118 che consente ai pazienti che arrivano presso il Pronto Soccorso di Locri di essere immediatamente trasportati presso la Radiologia di Polistena o di altri nosocomi calabresi.
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