È stata compiuta nel tardo pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo di Surawa Jaiteh, il migrante morto nel rogo di sabato scorso alla baraccopoli di San Ferdinando. Oggi potrebbe trapelare qualche indiscrezione, anche se per la perizia definitiva si dovranno attendere circa 60 giorni.
L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore di Palmi, Giuseppe Cappelleri, con il coordinamento del procuratore capo Ottavio Sferlazza. Un’inchiesta che era partita ipotizzando un incendio accidentale; alla luce delle dichiarazioni di alcuni migranti, secondo i quali alcuni uomini che vivono nella baraccopoli avrebbero avuto uno screzio con il giovane Jaiteh la sera dell’incendio, al momento gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi. Il caso di Becky Moses, d’altronde, porta gli inquirenti a muoversi con cautela.
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