Le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Giuseppe Tirintino sulle modalità di riciclaggio del denaro all’estero da parte di consorterie o soggetti collegati con la ‘ndrangheta, trovano riscontro nel compendio investigativo raccolto nell’indagine “Pollino - European ‘Ndrangheta Connection”. Il 40enne Tirintino, originario di Palmi, la cui attendibilità e credibilità è stata vagliata nel procedimento “Santa Fè”, ha riferito agli investigatori come la maggior parte del denaro della ‘ndrangheta sia investito in ristoranti ed esercizi commerciali in Germania e Olanda, utilizzati come vere e proprie basi logistiche anche per le armi, ovvero per ottenere un domicilio di comodo utilizzato dai latitanti. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.