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Agguato a Giuseppe Canale, la Dda di Reggio chiede sette ergastoli

I momenti successivi all'agguato di Giuseppe Canale

Con due pentiti-imputati, due “gole profonde” che si sono autoaccusati ed hanno spifferato alla Procura distrettuale antimafia progetto, dinamica e responsabili dell'omicidio di Giuseppe Canale, era prevedibile che il Pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Sara Amerio, conducesse la propria requisitoria all'insegna della massima severità e concludesse il proprio intervento davanti al Gup chiedendo condanne per tutti con pene esemplari. Per tutti gli imputati, collaboratori di giustizia compresi.

Una pesante richiesta di condanna, anche se non sarà carcere a vita, è arrivata ad esempio per Nicola Figliuzzi (Soriano Calabro Vibo Valentia, 1990), a cui va riconosciuta la diminuente per la collaborazione intrapresa con la giustizia, e «va condannato a 14 anni di reclusione»; e Diego Zappia (Oppido Mamertina, 1985) a 18 anni a cui non è stata riconosciuta la diminuente della collaborazione ma soltanto le attenuanti generiche. Il cuore dell'ipotesi accusatoria è «in concorso tra loro» dei delitti di omicidio, detenzione e porto di armi clandestine e da guerra, ricettazione, commessi con l’aggravante del metodo e delle finalità mafiose.

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