Sono legate alle cosche di ndrangheta "Gallico" di Palmi, "Alvaro" di Sinopoli, "Lo Giudice" di Reggio e "Laganà-Caia" di Seminara le persone colpite stamattina dall'operazione della Dda di Reggio e dai carabinieri del comando provinciale di Reggio. L'accusa nei loro confronti è di associazione per delinquere e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravate dalla finalità di agevolare le consorterie mafiose. Tra il 2010 e il 2018 alcuni indagati, appartenenti o contigui a cosche della 'ndrangheta reggina, avrebbero beneficiato di contributi economici da parte dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Calabria, per un ammontare di alcune centinaia di migliaia di euro, attestando falsamente lo svolgimento di attività imprenditoriali e il possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla normativa vigente. In carcere sono finiti: Teresa Gallico (1948), Carmelo Gallico (1963), Demetrio Giuseppe Gangemi (1969) e Domenico Laganà (1971). Ai domiciliari: Domenico Cambareri (1977), Maria Curatola (1958) e Elvira Pierina Curato la (1954). All'obbligo di Pg Caterina Cicciu' (1974).