Fu un attacco allo Stato, una sfida alla Democrazia voluta e messa in atto dalla 'Ndrangheta reggina e dalla Mafia palermitana. È sempre di più questa la tesi investigativa della Procura distrettuale antimafia di Reggio sul duplice omicidio degli appuntati dei Carabinieri Antonino Fava e Salvatore Garafolo, consumato il 18 gennaio 1994 in autostrada all'altezza dello svincolo di Scilla.
Oggi tra Reggio e Scilla è stato celebrato il 25. Anniversario di quella strage di Stato. Alla scuola allievi Carabinieri di Reggio sono intervenuti proprio per fare il punto sulla "Strage di Scilla e gli attuali sviluppi giudiziari" il procuratore generale di Reggio, Bernardo Petralia, il procuratore della Repubblica di Reggio, Giovanni Bombardieri, e il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale di Corpo d'Armata Giovanni Nistri. Presenti anche i familiari delle vittime, e i due figli degli appuntati Fava e Garofalo che oggi indossano la divisa che 25 anni fu dei loro padri.
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