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Gioia Tauro, migrante esanime salvato dai poliziotti

Grazie a una chiamata al 113 si è scongiurato il peggio

Quell’immigrato riverso a terra, privo di sensi, lungo la via Don Sturzo, a qualcuno da lontano è sembrato già morto, tanto da telefonare al “113” e richiedere l’intervento della Polizia.

È accaduto domenica scorsa, il giorno successivo al maxi incendio divampato all’interno della tendopoli, nell’area industriale, che ha fatto registrare un’altra vittima, un giovane senegalese. Giunti sul posto, gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, guidato dal primo dirigente Diego Trotta hanno trovato un cittadino straniero esanime, che apparentemente non dava alcun segno vitale: tutto lasciava pensare fosse davvero deceduto. Fino a che gli operatori non hanno notato che l’uomo presentava dei lievi spasmi muscolari, avviando così le prime manovre di emergenza e BLS nel tentativo di salvarlo.

E, in effetti, grazie al tempestivo intervento degli uomini della Polizia di Stato il malcapitato ha ripreso a respirare e si è riusciti a scongiurare il peggio.

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