Tagli all'istruzione, l’esame di maturità stravolto e ancora crolli nelle scuole. Gli studenti reggini, come quelli di altre trenta città italiane, sono scesi in piazza per protestare contro le operazioni adottate dal Governo che ritengono «nemico».
Si sono ritrovati a piazza De Nava, hanno sfilato lungo il Corso Garbiladi e a piazza Italia, davanti alle sedi istituzionali hanno dato voce al dissenso. «Ancora una volta la scuola è sotto attacco» denunciano.
Bocciano la nuova maturità che debutta quest’anno. «Una riforma che danneggia la scuola, gli insegnanti e noi studenti che veniamo trattati come delle cavie». Parlano di un enorme passo indietro anche «rispetto alla riforma della Buona Scuola di Renzi» che già allora era stata contestata.
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