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Faida di Locri, in appello ergastolo a Curciarello per l'omicidio di Salvatore Cordì

Michele Curciarello

Michele Curciarello è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Salvatore Cordì. Lo ha deciso la Corte di assise di appello di Reggio Calabria dopo otto ore di camera di consiglio.

L’accusa ritiene dunque Michele Curciarello (classe ‘62) l’esecutore materiale dell’assassinio di Salvatore Cordì detto “u cinesi”, ucciso il pomeriggio del 31 maggio 2005 a Siderno.

Altri elementi portati all’attenzione dei giudici dell’appello in sede di annullamento con rinvio, (presidente Filippo Leonardo a latere il togato Luigi Varrecchione), sono state le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, da ultimo quelle di Domenico Agresta, detto “Mc Donald”, sentito in aula nei mesi scorsi.

La procura distrettuale di Reggio Calabria ha ritenuto di inquadrare l’omicidio Cordì nell’ambito della faida di Locri tra le famiglie dei Cataldo e dei Cordì, ripresa nel 2005 con una serie di delitti e attentati che si sono consumati tra Locri, Siderno e Gioiosa Jonica tra il febbraio e il luglio di quell’anno.

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