La Polizia Scientifica di Roma inizierà il 4 aprile a Roma l'accertamento tecnico sul fucile, munizioni e gli involucri utilizzati per custodire l'arma che avrebbe ucciso il Giudice Antonino Scopelliti, ucciso a Campo Calabro, alle porte di Reggio, il 9 agosto 1991 nel quadro della sinergia stragista tra 'ndrangheta di Reggio e cosa nostra palermitana. L'incarico è stato formalmente conferito questa mattina dal procura di Reggio Giovanni Bombardieri e degli aggiunti Gaetano Calogero Paci e Giuseppe Lombardo, oltre ai difensori e consulenti dei 17 finora indagati (10 calabresi e 7 siciliani). Intanto, salgono a 18 gli indagati per l'agguato: la Procura antimafia di Reggio ha notificato l'avviso di garanzia anche a Giuseppe De Stefano 50enne "capo crimine'" di Reggio e boss di prima grandezza dell'ultima generazione della ndrangheta calabrese.