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'Ndrangheta stragista, Giovanni Brusca testimonia al processo

Giovanni Brusca

Sta testimoniando questa mattina in Corte d'Assise a Reggio, nel processo "Ndrangheta stragista", Giovanni Brusca, soprannominato in lingua siciliana u verru (il porco), oppure lo scannacristiani per la sua ferocia.

Siciliano di San Giuseppe Jato, 62 anni, Giovanni Brusca è oggi un collaboratore di giustizia, dopo essere stato un esponente di spicco di cosa nostra e già condannato per oltre un centinaio di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo (figlio del pentito Santino Di Matteo) strangolato e sciolto nell'acido; e l'omicidio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta.

Giovanni Brusca sta rispondendo alle domande del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, riguardo le sinergie criminali tra 'ndrangheta di Reggio e i corleonesi del Brancaccio Palermo inerenti gli attentati ai Carabinieri consumati a Reggio a cavallo tra gli anni '93 e '94 e alla stagione delle Stragi continentali.

Due gli imputati in Corte d'Assise a Reggio: il reggino di Melicucco Rocco Santo Filippone e il palermitano Giuseppe Graviano.

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